Descrizione
Questo pomeriggio, nel 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐑𝐢𝐜𝐨𝐫𝐝𝐨, la Città di Granarolo dell'Emilia ha 𝐝𝐞𝐝𝐢𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐮𝐧 𝐠𝐢𝐚𝐫𝐝𝐢𝐧𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐞 "𝐕𝐢𝐭𝐭𝐢𝐦𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐅𝐨𝐢𝐛𝐞" 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐋𝐨𝐯𝐨𝐥𝐞𝐭𝐨.
La cerimonia di intitolazione si è svolta alla presenza del sindaco Alessandro Ricci, del presidente del Consiglio comunale, Stefano Landi; del luogotenente Angelo Strappato, comandante della stazione dei Carabinieri di Granarolo; della comandante della Polizia Locale, Maria Angela Casamassima e di numerosi cittadini che hanno voluto partecipare.
La cerimonia di intitolazione si è svolta alla presenza del sindaco Alessandro Ricci, del presidente del Consiglio comunale, Stefano Landi; del luogotenente Angelo Strappato, comandante della stazione dei Carabinieri di Granarolo; della comandante della Polizia Locale, Maria Angela Casamassima e di numerosi cittadini che hanno voluto partecipare.
La proposta di intitolare un luogo alle vittime delle Foibe era venuta dal Consiglio comunale nel febbraio 2021.
Scoprendo la targa dedicata alla "Vittime delle Foibe", il sindaco ha ripercorso la storia di quegli eventi tragici ed ha poi spiegato - al termine del suo discorso - la scelta dell'area verde di Lovoleto:
"Siamo in un impianto sportivo, in un luogo di socialità. Siamo in un luogo che contribuisce a leggere e declinare lo stare assieme, il condividere i momenti di scambio e di pratica sportiva nel concetto di Comunità, nel sentirsi parte e partecipi di un Comunità attiva.
Scoprendo la targa dedicata alla "Vittime delle Foibe", il sindaco ha ripercorso la storia di quegli eventi tragici ed ha poi spiegato - al termine del suo discorso - la scelta dell'area verde di Lovoleto:
"Siamo in un impianto sportivo, in un luogo di socialità. Siamo in un luogo che contribuisce a leggere e declinare lo stare assieme, il condividere i momenti di scambio e di pratica sportiva nel concetto di Comunità, nel sentirsi parte e partecipi di un Comunità attiva.
Quella Comunità che purtroppo non hanno potuto avere le persone che sono state uccise e sepolte nelle Foibe.
Quella Comunità che nel passato non sempre ha saputo accogliere gli esuli Italiani della Venezia-Giulia, dell’Istria, della Dalmazia e delle terre di confine.
Quella Comunità che nel passato non sempre ha saputo accogliere gli esuli Italiani della Venezia-Giulia, dell’Istria, della Dalmazia e delle terre di confine.
Questo Giardino sia il simbolo della nostra volontà di non dimenticare, di non rimuovere, di non voltarci dall’altra parte.
Questo Giardino sia l’occasione per rifuggire da qualsiasi volontà di strumentalizzare quei fatti ma serva da Monito.
Questo Giardino sia l’occasione per rifuggire da qualsiasi volontà di strumentalizzare quei fatti ma serva da Monito.
Questo Giardino sia l’occasione di una rinnovata consapevolezza della nostra Comunità".
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Ultimo aggiornamento pagina: 10/02/2022 18:33:35