Descrizione
In seguito all’aumento delle richieste di informazioni da parte dei cittadini e ai recenti casi di Dengue e Chikungunya segnalati in alcuni Comuni della provincia bolognese, l’Amministrazione comunale di Granarolo dell’Emilia ritiene importante fare chiarezza sulle azioni intraprese per la prevenzione e il contrasto alla proliferazione delle zanzare.
Normativa vigente
È importante ricordare che, secondo la normativa Regionale vigente, i Comuni non hanno autonomia decisionale riguardo l’effettuazione dei trattamenti adulticidi.
Questi ultimi possono essere disposti esclusivamente dall’AUSL e solo in presenza di casi umani sospetti e confermati di malattie trasmesse da zanzare (come Dengue, Chikungunya, Zika) o di rinvenimento sul territorio provinciale del West Nile virus.
Gli interventi ordinati dall’AUSL vengono eseguiti a cura dell’Amministrazione in tempi rapidi ed entro un raggio massimo di 300 metri dalla zona in cui si rinviene il caso e ripetuti secondo necessità.
A tal fine c’è un costante scambio di informazioni tra Amministrazione Locale e Azienda sanitaria Locale al fine di intervenire rapidamente e contenere il più possibile la diffusione di malattie e del virus e per le attività di comunicazione rivolte alla popolazione del proprio territorio.
Pertanto in base ai casi rilevati e agli scenari di rischio individuati dall’AUSL verranno impartite alle Amministrazioni le indicazioni e le azioni da mettere in campo.
All’Amministrazione comunale sono in capo tutte le principali azioni di prevenzione, quali:
Trattamenti larvicidi regolari: in tutti i tombini pubblici del Capoluogo e delle frazioni e nelle aree pubbliche, come definito dal Piano regionale di Sorveglianza e Controllo delle Arbovirosi per anno 2025. Tali trattamenti sono 6, a fronte dei 5 normalmente previsti nei classici progetti di lotta alla zanzara tigre. Il prodotto larvicida che viene utilizzato dagli operatori di Tecnoambiente è il Vectomax FG, un formulato biologico a base di Bacillus thuringiensis israelensis + Lysinbacillus sphaericus, e rappresenta uno dei migliori prodotti impiegabile nella lotta alle zanzare, sia per l’impatto ambientale praticamente nullo e sia per la straordinaria efficacia e persistenza nel tombino. Molto elevata è la resistenza del prodotto al dilavamento, fattore divenuto molto importante a seguito del cambiamento climatico e delle piogge cospicue che ne sono causate. La persistenza del prodotto, a che con un forte temporale, è di almeno un mese. La calendarizzazione degli interventi è quindi mensile. Vengono comunque fatte delle verifiche per determinare se è necessario anticipare l’intervento successivo.
Informazione costante alla cittadinanza attraverso canali istituzionali che si riportano di seguito:
Incentivare la collaborazione attiva dei cittadini, come ribadito nell’ordinanza n.10 del 24/04/2025, ossia: evitare l’abbandono di potenziali contenitori in cui possa raccogliersi l’acqua piovana, svuotare sottovasi, trattare le acque di raccolta nei tombini privati – griglie di scarico – pozzetti di raccolta e non lasciare ristagni d’acqua. Sono gesti semplici ma essenziali che impattano fortemente sullo sviluppo larvale delle zanzare.
Si ricorda infine che l’Amministrazione Comunale mette a disposizione un prodotto larvicida efficace, sicuro e di facile impiego. La distribuzione gratuita del prodotto antilarvale è prevista per chi ne farà richiesta tramite sottoscrizione del patto di collaborazione con il Comune. Chi volesse effettuare il trattamento larvicida delle caditoie private ma senza aderire al patto di collaborazione, o perché non rientra nei requisiti per sottoscriverne uno, può acquistare lo stesso prodotto presso l'U.R.P. del Comune, in confezioni apposite con impresse le indicazioni inerenti le modalità di impiego, a fronte del contributo di Euro 3 per confezione.
Per tutte le informazioni sulla lotta alle zanzare e le modalità di adesione al patto di collaborazione:
Perché non si interviene con trattamenti adulticidi di massa?
A differenza dei trattamenti larvicidi, i trattamenti adulticidi sono da intendersi come interventi eccezionali, poiché non privi di rischi:
• non sono selettivi e colpiscono anche altri insetti utili all’ecosistema fra cui quelli impollinatori come le api;
• presentano azione di tossicità cronica ed acuta (irritazione cutanea, oculare e delle vie respiratorie – disturbi neurologici/endocrini) nei confronti sia degli esseri umani, dei quali i più suscettibili sono i bambini, che degli animali domestici per inalazione ed ingestione diretta;
• si disperdono accumulandosi nell’area di trattamento con conseguente inquinamento del suolo (persistenza) e acque (contaminazione).
• presentano azione di tossicità cronica ed acuta (irritazione cutanea, oculare e delle vie respiratorie – disturbi neurologici/endocrini) nei confronti sia degli esseri umani, dei quali i più suscettibili sono i bambini, che degli animali domestici per inalazione ed ingestione diretta;
• si disperdono accumulandosi nell’area di trattamento con conseguente inquinamento del suolo (persistenza) e acque (contaminazione).
Per questi motivi, si tratta di misure da adottare con estrema cautela e solo in casi accertati.
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Ultimo aggiornamento pagina: 28/07/2025 21:43:19