Descrizione
Domenica 5 Febbraio è la decima giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare. Temi centrali della giornata sono la prevenzione alimentare a vari livelli: da quello domestico, che incide per oltre il 50%, alla prevenzione alla dispersione alimentare nei passaggi dell’acquisto, gestione e consumo del cibo.
In questo ampio contesto si colloca a Granarolo dell’Emilia anche l’esperienza di Vitalìa Bottega Solidale, che mette a disposizione di cittadini fragili beni alimentari e di consumo quotidiano. Vitalìa è l'associazione odv nata per gestire la Bottega Solidale di Granarolo dell'Emilia. A questo scopo l’associazione, attraverso il presidente Francesco Melfi, ha siglato un patto di collaborazione con il Comune.
Ecco i numeri dei primi mesi di attività di Vitalìa (aperta il mercoledì pomeriggio dalle 15 alle 19, su appuntamento, nei locali al Borgo Servizi):
- 36 soci volontari che prestano la loro attività alla Bottega (presto se ne aggiungeranno altri 2).
- Ogni famiglia, previo colloquio con il Servizio sociale, ha a disposizione un budget di punti mensili stabilito in base a ISEE, condizione lavorativa, numero di figli, ecc… con cui può ritirare gratuitamente dei prodotti di uso quotidiano
- 46 sono i nuclei famigliari che fruiscono del servizio, per un totale di 136 persone con 40 ragazzi di età inferiore ai 16 anni. Ad essi si sono aggiunte due famiglie ucraine del gruppo di rifugiati arrivati a marzo del 2022
- I prodotti alimentari arrivano dai seguenti fornitori:
Banco Alimentare di Imola, donazioni di privati, raccolte effettuate dalle 5 parrocchie della zona Pastorale di Granarolo, Granarolo Spa, VolaBo, Caber, PD circolo D. Sassoli di Granarolo, Multicereal, Coop punto vendita di Granarolo.
Nell’ottica di riduzione dello spreco alimentare è stata attivata da novembre una convenzione con Coop Alleanza 3.0. Lo stesso avviene per i prodotti a scadenza dell’azienda Granarolo. In entrambi i casi i prodotti vengono regalati.
Nel corso del 2022 i prodotti più importanti distribuiti dalla Bottega Vitalìa sono stati pasta, latte, passata/pelati, merendine, articoli scolastici. Le famiglie hanno speso i punti a disposizione in particolare per olio, tonno, latte, pasta, passata/pelati.
“L’emporio solidale Vitalìa, che festeggerà a maggio il primo anno di attività – afferma la vicesindaca Giuliana Bertagnoni -, è un progetto che risponde a diversi obiettivi: è il luogo della solidarietà e della condivisione, in cui chi si trova in uno stato di difficoltà possa riacquistare fiducia e la spinta necessaria a ripartire e risollevarsi, ma è anche il luogo in cui le eccedenze alimentari possano trovare una destinazione diversa rispetto al diventare rifiuto, trasformando lo spreco in risorsa. Gli empori si riforniscono infatti presso la rete dei Banchi Alimentari, che si occupano del recupero di alimenti ancora ottimi, ma che per varie ragioni non sono più commercializzabili (ad esempio per errori di etichettatura, scadenza ravvicinata, ritiro dal mercato per lancio di nuovi prodotti, lievi imperfezioni nelle confezioni…).
Il progetto dell’emporio, dunque, nato dalla collaborazione dei Servizi sociali dell’Unione Terre di Pianura con la punta più avanzata dell’associazionismo del territorio, coniuga la necessità di dare risposta a chi si trova in uno stato di bisogno con il principio dell’economia circolare, rappresentando un motore di crescita ecosostenibile per tutta la comunità, in un circuito virtuoso nel quale questa Amministrazione comunale crede molto”.
In questo ampio contesto si colloca a Granarolo dell’Emilia anche l’esperienza di Vitalìa Bottega Solidale, che mette a disposizione di cittadini fragili beni alimentari e di consumo quotidiano. Vitalìa è l'associazione odv nata per gestire la Bottega Solidale di Granarolo dell'Emilia. A questo scopo l’associazione, attraverso il presidente Francesco Melfi, ha siglato un patto di collaborazione con il Comune.
Ecco i numeri dei primi mesi di attività di Vitalìa (aperta il mercoledì pomeriggio dalle 15 alle 19, su appuntamento, nei locali al Borgo Servizi):
- 36 soci volontari che prestano la loro attività alla Bottega (presto se ne aggiungeranno altri 2).
- Ogni famiglia, previo colloquio con il Servizio sociale, ha a disposizione un budget di punti mensili stabilito in base a ISEE, condizione lavorativa, numero di figli, ecc… con cui può ritirare gratuitamente dei prodotti di uso quotidiano
- 46 sono i nuclei famigliari che fruiscono del servizio, per un totale di 136 persone con 40 ragazzi di età inferiore ai 16 anni. Ad essi si sono aggiunte due famiglie ucraine del gruppo di rifugiati arrivati a marzo del 2022
- I prodotti alimentari arrivano dai seguenti fornitori:
Banco Alimentare di Imola, donazioni di privati, raccolte effettuate dalle 5 parrocchie della zona Pastorale di Granarolo, Granarolo Spa, VolaBo, Caber, PD circolo D. Sassoli di Granarolo, Multicereal, Coop punto vendita di Granarolo.
- Numerose altre realtà del territorio contribuiscono con donazioni di varia natura: Granarolo Civica; ASD Team Granarolo; Esox Solutions; BCC Felsinea; M2I srl; Il Roseto Centro Sociale; Gemellaggio Granarolo-Bagnères; Sagra di Viadagola; Meliconi; Vivaio Il Gherbino; Sos Rosarno; Granarolo Basket Village; GranaroloCastenaso Per Chernobyl
Nell’ottica di riduzione dello spreco alimentare è stata attivata da novembre una convenzione con Coop Alleanza 3.0. Lo stesso avviene per i prodotti a scadenza dell’azienda Granarolo. In entrambi i casi i prodotti vengono regalati.
Nel corso del 2022 i prodotti più importanti distribuiti dalla Bottega Vitalìa sono stati pasta, latte, passata/pelati, merendine, articoli scolastici. Le famiglie hanno speso i punti a disposizione in particolare per olio, tonno, latte, pasta, passata/pelati.
“L’emporio solidale Vitalìa, che festeggerà a maggio il primo anno di attività – afferma la vicesindaca Giuliana Bertagnoni -, è un progetto che risponde a diversi obiettivi: è il luogo della solidarietà e della condivisione, in cui chi si trova in uno stato di difficoltà possa riacquistare fiducia e la spinta necessaria a ripartire e risollevarsi, ma è anche il luogo in cui le eccedenze alimentari possano trovare una destinazione diversa rispetto al diventare rifiuto, trasformando lo spreco in risorsa. Gli empori si riforniscono infatti presso la rete dei Banchi Alimentari, che si occupano del recupero di alimenti ancora ottimi, ma che per varie ragioni non sono più commercializzabili (ad esempio per errori di etichettatura, scadenza ravvicinata, ritiro dal mercato per lancio di nuovi prodotti, lievi imperfezioni nelle confezioni…).
Il progetto dell’emporio, dunque, nato dalla collaborazione dei Servizi sociali dell’Unione Terre di Pianura con la punta più avanzata dell’associazionismo del territorio, coniuga la necessità di dare risposta a chi si trova in uno stato di bisogno con il principio dell’economia circolare, rappresentando un motore di crescita ecosostenibile per tutta la comunità, in un circuito virtuoso nel quale questa Amministrazione comunale crede molto”.
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Ultimo aggiornamento pagina: 04/02/2023 21:24:07