Approvato il Bilancio 2023: tutelate le famiglie, nessun incremento delle tariffe sui servizi

Protezione sociale delle famiglie, aumento delle entrate senza toccare le tariffe dei servizi, che restano tra le più basse dei Comuni della prima cintura bolognese, un’attenzione ancora maggiore alle uscite, un significativo segnale politico da...
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31 gennaio 2023

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Protezione sociale delle famiglie, aumento delle entrate senza toccare le tariffe dei servizi, che restano tra le più basse dei Comuni della prima cintura bolognese, un’attenzione ancora maggiore alle uscite, un significativo segnale politico da parte di sindaco e Giunta che destineranno una quota dei propri compensi, pari circa al 10%, alla creazione di un “fondo per progetti utili alla comunità”.

È il senso del Bilancio di previsione 2023-2025 approvato in Consiglio comunale con i voti favorevoli della maggioranza, quelli contrari dell’opposizione e l’astensione di Rifondazione Comunista.

Un bilancio che affronta una situazione complessa, determinata da un quadro economico e sociale ormai conosciuto ma non per questo meno preoccupante. Gli effetti della pandemia e della guerra, un’inflazione da record, il caro energia e l’impennata dei prezzi dei carburanti sono le emergenze con le quali anche l’amministrazione di Granarolo dell’Emilia deve confrontarsi.

Rincari da gas ed energia, meno contributi dal governo

“Abbiamo stimato – sottolinea l’assessore al Bilancio, Cesare Landi – che i rincari incideranno con un aumento del costo della vita di una famiglia media per circa 2200 euro all’anno. Abbiamo aspettato segnali concreti dal governo, ma sono risultati assolutamente insufficienti. Se nel 2022 abbiamo ricevuto contributi pari a 192mila euro, per il 2023 ne stimiamo circa 68mila, meno della metà. Eppure la gravità della situazione è evidente, a partire dagli effetti del caro energia. Le utenze di gas e luce per il Comune, ad esempio, che in epoca pre-Covid, nel 2019, ammontavano a 750mila euro, hanno superato 1.671.000 euro nel 2022, due bollette al posto di una in sostanza. Ciò nonostante abbiamo deciso di non arretrare e di proteggere le famiglie granarolesi, a partire da quelle con bambini”.

La scelta politica di protezione sociale della comunità non passerà dal taglio dei servizi o dall’aumento dei costi. Nessuna voce sarà toccata, nonostante le tariffe restino le più basse del territorio. Per il pre e post scuola, ad esempio, a Granarolo, si spendono 280 euro, 220 per lo scuolabus, cifre ben al di sotto di quelle di altri Comuni circostanti.

Come far quadrare i conti?

Aumentare le entrate correnti è la strada che Granarolo intende percorrere. Il Bilancio 2023, forse ultimo Comune a prevederla, istituisce l’imposta di soggiorno, a scaglioni, per chi soggiorna nei B&B e nelle strutture alberghiere. Una tassa che dunque non incide sulle famiglie residenti e che, applicata dal mese di marzo, prevede un introito di 70mila euro il primo anno, per salire a centomila in quelli successivi. Fondi da destinare alla manutenzione delle strade e dei marciapiedi e alla promozione culturale.

La seconda nuova entrata è legata all’adeguamento delle aliquote Imu sulle seconde case e i capannoni industriali, anche queste sinora tra le tariffe più basse nel bolognese. L’aumento riguarderà uffici e studi professionali, capannoni industriali (esclusi i capannoni agricoli) e le seconde case, sia quelle sfitte che affittate a canone libero. Non vengono toccati negozi, botteghe e attività culturali. Si stima un gettito annuale di circa 600mila euro.

Investimenti per polo dell’infanzia e piste ciclabili

Nessun mutuo è stato accesso lo scorso anno, per il 2023 si prevedono invece 3 milioni per il nuovo Polo dell’infanzia all’ex scuola San Donato (fondi PNRR) e per il potenziamento delle piste ciclabili.

Un fondo speciale con un contributo volontario da sindaco e Giunta

“Progetti utili per la comunità” è il titolo del capitolo del bilancio (per una cifra superiore ai 10mila euro) che sarà costituto con il contributo volontario, da parte del sindaco e di tutti i rappresentanti della Giunta, di circa il 10% dell’indennità mensile.


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Ultimo aggiornamento pagina: 31/01/2023 15:53:33

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