Descrizione
Una giacca celeste luccicante, una camicia rosso fuoco, pantaloni gialli canarino, un grande papillon giallo e la bombetta nera in testa. A disegnare un viso inconfondibile un paio di baffi rossi arricciati all’insù e un bel pizzetto. È Granella, la maschera ufficiale del Carnevale di Granarolo, che sarà protagonista della festa il prossimo 12 marzo insieme alla fidanzata Caterina, riconoscibile dal suo look da contadina.
Presentata nel 2018, la maschera di Granella ritorna finalmente al nostro Carnevale dopo gli anni dello stop per la pandemia. Quello del 12 marzo si può quindi considerare il suo vero debutto in pubblico. Come tutte le maschere che si rispettino, e come vuole la tradizione carnevalesca, Granella ha una storia alle spalle che identifica il carattere del personaggio.
Ad immaginarla e metterla nero su bianco, con fantasia e poesia, è stato Angelo Biondi, storico volontario granarolese e consigliere comunale. Granella (il cui nome di battesimo è Luigi) è un giovane nato da una famiglia di braccianti nelle campagne granarolesi, a metà dell’Ottocento. Ama e si trova a suo agio con tutti gli animali del cortile (cani, gatti, galline, tacchini, capre, maiali e il cavallo Teo, che tira il calesse con cui Granella si sposta tra la campagna e Bologna) ed è insuperabile nell’imitare i loro versi. Si fa anche benvolere dalle persone per il suo carattere pacifico e generoso, sempre disposto a essere di aiuto e a trovare soluzioni che possano mettere tutti d’accordo. La sua indole e le sue capacità sono molto apprezzate da un medico bolognese, che si prende cura della sua istruzione e gli affida incarichi di fiducia cogliendone il talento.
A scegliere il nome “Granella” sono stati gli studenti della scuola media “Matteucci”, tenendo insieme con efficacia la sua origine granarolese e il richiamo al grano e al cibo per gli animali da cortile. Nella biografia della nostra maschera ad affibbiargli il soprannome “Granella” è un contadino, dopo averlo visto dare da mangiare a un grande maiale i chicchi di grano di scarto e i chicchi di mais tritati utilizzati per le chiocce e i pulcini. Ma il nostro Luigi non è l’unico a portare quel soprannome, insieme alla fidanzata Caterina formano
gli inseparabili “I Granella”.
Come ogni personaggio di fantasia, dalle maschere di Carnevale ai supereroi dei fumetti e del cinema, c’è sempre un momento in cui si indossa per la prima volta il costume e si diventa un simbolo. Quel momento, per Granella, è avvenuto quando, nel giorno di Natale, ha fatto visita ai bambini ricoverati all’ospedale del suo amico dottore. Al posto di Babbo Natale, impegnato a portare i regali in tutto il mondo, si è presentato lui, indossando i suoi abiti variopinti per offrire ai piccoli pazienti un momento di allegria e spensieratezza.
Da allora Granella è diventato una vera e propria celebrità per Granarolo, partecipando idealmente ai più importanti avvenimenti storici per la nostra città: l’inaugurazione dell’edificio del Comune di Granarolo nel 1871, l’elezione del primo sindaco e l’inaugurazione delle scuole elementari femminili e maschili a Lovoleto, Granarolo, Viadagola nel 1874; il cambio di denominazione in Granarolo dell’Emilia nel 1876, l’inaugurazione del postale per Bologna nel 1883 e l’inaugurazione del tratto di tramvia da Bologna a Granarolo nel 1890.
E oggi Granella ritorna a Carnevale per far divertire i bambini ed essere una saggia e pacifica presenza in cui possa riconoscersi la nostra comunità.
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Ultimo aggiornamento pagina: 10/03/2023 10:33:23