Descrizione
Torna, dal 12 ottobre al 15 dicembre, il Festival della Cultura tecnica, l’iniziativa ideata e promossa dalla Città metropolitana di Bologna e realizzata in collaborazione con numerosi partner tra istituzioni, scuole, enti, imprese e altri soggetti pubblici e privati tra cui Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, ART-ER Attrattività Ricerca Territorio, Agenzia Regionale per il Lavoro Regione Emilia-Romagna, Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna, Unioncamere Emilia-Romagna e CCIAA Bologna, CNR-INAF - Area territoriale di Ricerca di Bologna, Università di Bologna.
La rassegna, finanziata quest’anno direttamente dalla Città metropolitana, è alla sua nona edizione metropolitana e quinta edizione regionale: il lavoro corale nella regione, coordinato dalla Città metropolitana di Bologna, ha dato vita a un programma di oltre 230 eventi nell’area metropolitana bolognese, realizzati da 165 partner pubblici e privati, e circa 200 eventi complessivi nelle 8 province coinvolte.
Quest’anno, inoltre, un importante riconoscimento: la manifestazione è entrata ufficialmente a far parte delle iniziative organizzate in tutta Europa per celebrare #EYY2022, l’Anno europeo dei giovani, che punta i riflettori sul contributo fondamentale che i giovani potranno offrire per costruire un futuro migliore: più verde, più inclusivo e più digitale.
Il Festival è nato nel 2014 per valorizzare tecnica, scienza e tecnologia come componenti cruciali delle competenze di cittadinanza e per favorire il raccordo tra sistema educativo-formativo, territorio e sistema produttivo. A partire dal 2020 si è focalizzato sull’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile, e per l’edizione 2022 ha scelto come focus l’Obiettivo 8 “Lavoro dignitoso e crescita economica”.
Il tema di quest’anno è stato sviluppato nel cartellone tramite diverse piste tematiche, che toccano l’orientamento e il rapporto scuola-lavoro, l’innovazione tecnologica nei settori produttivi, i programmi a sostegno dell’occupazione e i servizi per il lavoro anche per le persone fragili, il punto di vista delle aziende, la prospettiva di genere e quella multiculturale.
Si è deciso inoltre di promuovere, nell’ambito del cartellone, una specifica riflessione sulla dignità del lavoro, in tutte le sue forme e nei diversi contesti contemporanei. Si registrano infatti da più parti segnali di cambiamento di natura culturale, economica, sociale e valoriale, che investono non solo il mondo del lavoro, ma il significato stesso di lavoro, che oggi è molto diverso da quello di alcuni decenni fa ed è ulteriormente mutato dopo la pandemia.
Per approfondire il tema, è stato organizzato dalla Prof.ssa Bruna Zani, Presidente dell’Istituzione G. F. Minguzzi della Città metropolitana, in collaborazione con il Comitato scientifico di pilotaggio del Festival, il ciclo di sei incontri “Lavorare stanca? Quale dignità in quale lavoro per crescere insieme”, nei quali docenti universitari, istituzioni ed esperti del settore esploreranno questo universo in evoluzione.
In specifico, si tratta di capire cosa significa oggi “lavoro” per diverse categorie di interlocutori, cosa rende dignitoso per loro il lavoro, portatore di soddisfazione e di crescita personale, degno di essere scelto e mantenuto, oggetto di investimento. E capire di conseguenza, da un lato, come organizzare servizi di accompagnamento e inserimento al lavoro che rispondano ai bisogni delle persone e, dall’altro lato, quale tipo di proposte mettere in campo per coloro che, ad esempio, un lavoro non lo cercano.
Il Festival apre ufficialmente mercoledì 12 ottobre alle 9.30 a Palazzo Malvezzi, con la Cerimonia di inaugurazione, che prevede, in sequenza, interventi istituzionali di respiro europeo e nazionale e una tavola rotonda con la presenza di decisori politici regionali sull’importanza della collaborazione istituzionale per la costruzione di competenze orientative e per l’occupabilità di giovani e adulti.
Parallelamente, dalle 11 alle 13 di mercoledì 12 ottobre, e il giorno successivo dalle 9 alle 13, si terrà anche quest’anno l’attesissima Fiera delle Idee online. Studentesse e studenti di Istituti tecnici e Istituti professionali, degli enti del sistema IeFP (Istruzione e Formazione professionale) e delle fondazioni ITS (Istruzione Tecnica Superiore) presenteranno live le rispettive Pillole di Cultura tecnica: dimostrazioni, esperimenti, simulazioni in peer education per far sapere quanto di bello e stimolante hanno da offrire i vari settori della scienza e della tecnica. Quest’anno andranno online, nelle due giornate, circa 100 Pillole, e oltre 200 classi di scuola secondaria di primo grado si sono prenotate per il collegamento.
Nel pomeriggio del giorno inaugurale, è in programma alle 15 il primo incontro del ciclo “Lavorare stanca?” dedicato a “Il lavoro che non piace. Chi ha il lavoro e lo lascia, chi potrebbe averlo e non lo cerca, o lo rifiuta”, in cui si discuterà tra le altre cose del fenomeno delle grandi dimissioni, di benessere e malessere lavorativo, della situazione dei giovani Neet.
Nei successivi due mesi, tantissime le iniziative in programma, se ne ricordano alcune:
- dal 13 al 15 ottobre FIERIDA, la più importante manifestazione sull’Istruzione degli adulti in Italia, ideata e organizzata dal CPIA metropolitano di Bologna capofila della Rete Italiana Istruzione degli adulti (RIDAP), in collaborazione con il Comune di Bologna, la Città metropolitana di Bologna e l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna, che si terrà presso l’Opificio Golinelli di Bologna;
- il 17 ottobre, il webinar “Lavoro dignitoso per una crescita economica, duratura, inclusiva e sostenibile”, presentazione della terza edizione del Concorso della Città metropolitana rivolto a scuole ed enti di formazione dedicato a proposte didattiche innovative per promuovere l’Obiettivo 8 dell’Agenda ONU;
- tra il 20 ottobre e il 23 novembre, la Fiera delle Imprese simulate, ciclo di incontri alla scoperta della metodologia didattica della Simulimpresa, attiva oggi in 11 Istituti tecnici del settore economico del territorio metropolitano, rivolti alle secondarie di primo grado che potranno interagire con queste imprese, gestite da ragazze e ragazzi più grandi, in un vero rapporto “fornitori-clienti”;
- il 15 novembre pomeriggio il webinar del Centro Risorse Orientamento “Maria Luisa Pombeni” della Città metropolitana di Bologna, “La peer education nella complessità del contesto educativo”, una occasione di approfondimento scientifico su questa metodologia didattica in cui studentesse e studenti sono al centro del processo di insegnamento/apprendimento, illustrando, in collaborazione con Università di Bologna e Ufficio Scolastico Territoriale, alcune esperienze di successo già maturate nel territorio bolognese;
- l’importantissimo “ingresso” delle scuole primarie al Festival: 5 incontri sul territorio in cui le classi che hanno partecipato al progetto pilota “Agenda 2030 delle bambine e dei bambini” insieme agli Istituti del CNR, INAF e Associazione Donne e Scienza racconteranno l’esperienza alle altre classi, a insegnanti e famiglie riproponendo, come veri ricercatori e ricercatrici, le dimostrazioni e gli esperimenti che hanno imparato a condurre;
- una conferma: il calendario di oltre 50 Technoragazze days (che trovate nelle ultime pagine del programma del Festival), gli ormai tradizionali laboratori pratici in cui studentesse di Istituti tecnici, Istituti professionali ed Enti di formazione insegnano scienza e tecnica, di tutti i settori e indirizzi, alle loro “colleghe” più piccole delle secondarie di primo grado.
La rassegna, finanziata quest’anno direttamente dalla Città metropolitana, è alla sua nona edizione metropolitana e quinta edizione regionale: il lavoro corale nella regione, coordinato dalla Città metropolitana di Bologna, ha dato vita a un programma di oltre 230 eventi nell’area metropolitana bolognese, realizzati da 165 partner pubblici e privati, e circa 200 eventi complessivi nelle 8 province coinvolte.
Quest’anno, inoltre, un importante riconoscimento: la manifestazione è entrata ufficialmente a far parte delle iniziative organizzate in tutta Europa per celebrare #EYY2022, l’Anno europeo dei giovani, che punta i riflettori sul contributo fondamentale che i giovani potranno offrire per costruire un futuro migliore: più verde, più inclusivo e più digitale.
Il Festival è nato nel 2014 per valorizzare tecnica, scienza e tecnologia come componenti cruciali delle competenze di cittadinanza e per favorire il raccordo tra sistema educativo-formativo, territorio e sistema produttivo. A partire dal 2020 si è focalizzato sull’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile, e per l’edizione 2022 ha scelto come focus l’Obiettivo 8 “Lavoro dignitoso e crescita economica”.
Il tema di quest’anno è stato sviluppato nel cartellone tramite diverse piste tematiche, che toccano l’orientamento e il rapporto scuola-lavoro, l’innovazione tecnologica nei settori produttivi, i programmi a sostegno dell’occupazione e i servizi per il lavoro anche per le persone fragili, il punto di vista delle aziende, la prospettiva di genere e quella multiculturale.
Si è deciso inoltre di promuovere, nell’ambito del cartellone, una specifica riflessione sulla dignità del lavoro, in tutte le sue forme e nei diversi contesti contemporanei. Si registrano infatti da più parti segnali di cambiamento di natura culturale, economica, sociale e valoriale, che investono non solo il mondo del lavoro, ma il significato stesso di lavoro, che oggi è molto diverso da quello di alcuni decenni fa ed è ulteriormente mutato dopo la pandemia.
Per approfondire il tema, è stato organizzato dalla Prof.ssa Bruna Zani, Presidente dell’Istituzione G. F. Minguzzi della Città metropolitana, in collaborazione con il Comitato scientifico di pilotaggio del Festival, il ciclo di sei incontri “Lavorare stanca? Quale dignità in quale lavoro per crescere insieme”, nei quali docenti universitari, istituzioni ed esperti del settore esploreranno questo universo in evoluzione.
In specifico, si tratta di capire cosa significa oggi “lavoro” per diverse categorie di interlocutori, cosa rende dignitoso per loro il lavoro, portatore di soddisfazione e di crescita personale, degno di essere scelto e mantenuto, oggetto di investimento. E capire di conseguenza, da un lato, come organizzare servizi di accompagnamento e inserimento al lavoro che rispondano ai bisogni delle persone e, dall’altro lato, quale tipo di proposte mettere in campo per coloro che, ad esempio, un lavoro non lo cercano.
Il Festival apre ufficialmente mercoledì 12 ottobre alle 9.30 a Palazzo Malvezzi, con la Cerimonia di inaugurazione, che prevede, in sequenza, interventi istituzionali di respiro europeo e nazionale e una tavola rotonda con la presenza di decisori politici regionali sull’importanza della collaborazione istituzionale per la costruzione di competenze orientative e per l’occupabilità di giovani e adulti.
Parallelamente, dalle 11 alle 13 di mercoledì 12 ottobre, e il giorno successivo dalle 9 alle 13, si terrà anche quest’anno l’attesissima Fiera delle Idee online. Studentesse e studenti di Istituti tecnici e Istituti professionali, degli enti del sistema IeFP (Istruzione e Formazione professionale) e delle fondazioni ITS (Istruzione Tecnica Superiore) presenteranno live le rispettive Pillole di Cultura tecnica: dimostrazioni, esperimenti, simulazioni in peer education per far sapere quanto di bello e stimolante hanno da offrire i vari settori della scienza e della tecnica. Quest’anno andranno online, nelle due giornate, circa 100 Pillole, e oltre 200 classi di scuola secondaria di primo grado si sono prenotate per il collegamento.
Nel pomeriggio del giorno inaugurale, è in programma alle 15 il primo incontro del ciclo “Lavorare stanca?” dedicato a “Il lavoro che non piace. Chi ha il lavoro e lo lascia, chi potrebbe averlo e non lo cerca, o lo rifiuta”, in cui si discuterà tra le altre cose del fenomeno delle grandi dimissioni, di benessere e malessere lavorativo, della situazione dei giovani Neet.
Nei successivi due mesi, tantissime le iniziative in programma, se ne ricordano alcune:
- dal 13 al 15 ottobre FIERIDA, la più importante manifestazione sull’Istruzione degli adulti in Italia, ideata e organizzata dal CPIA metropolitano di Bologna capofila della Rete Italiana Istruzione degli adulti (RIDAP), in collaborazione con il Comune di Bologna, la Città metropolitana di Bologna e l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna, che si terrà presso l’Opificio Golinelli di Bologna;
- il 17 ottobre, il webinar “Lavoro dignitoso per una crescita economica, duratura, inclusiva e sostenibile”, presentazione della terza edizione del Concorso della Città metropolitana rivolto a scuole ed enti di formazione dedicato a proposte didattiche innovative per promuovere l’Obiettivo 8 dell’Agenda ONU;
- tra il 20 ottobre e il 23 novembre, la Fiera delle Imprese simulate, ciclo di incontri alla scoperta della metodologia didattica della Simulimpresa, attiva oggi in 11 Istituti tecnici del settore economico del territorio metropolitano, rivolti alle secondarie di primo grado che potranno interagire con queste imprese, gestite da ragazze e ragazzi più grandi, in un vero rapporto “fornitori-clienti”;
- il 15 novembre pomeriggio il webinar del Centro Risorse Orientamento “Maria Luisa Pombeni” della Città metropolitana di Bologna, “La peer education nella complessità del contesto educativo”, una occasione di approfondimento scientifico su questa metodologia didattica in cui studentesse e studenti sono al centro del processo di insegnamento/apprendimento, illustrando, in collaborazione con Università di Bologna e Ufficio Scolastico Territoriale, alcune esperienze di successo già maturate nel territorio bolognese;
- l’importantissimo “ingresso” delle scuole primarie al Festival: 5 incontri sul territorio in cui le classi che hanno partecipato al progetto pilota “Agenda 2030 delle bambine e dei bambini” insieme agli Istituti del CNR, INAF e Associazione Donne e Scienza racconteranno l’esperienza alle altre classi, a insegnanti e famiglie riproponendo, come veri ricercatori e ricercatrici, le dimostrazioni e gli esperimenti che hanno imparato a condurre;
- una conferma: il calendario di oltre 50 Technoragazze days (che trovate nelle ultime pagine del programma del Festival), gli ormai tradizionali laboratori pratici in cui studentesse di Istituti tecnici, Istituti professionali ed Enti di formazione insegnano scienza e tecnica, di tutti i settori e indirizzi, alle loro “colleghe” più piccole delle secondarie di primo grado.
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Ultimo aggiornamento pagina: 11/10/2022 17:23:56