Primavera precoce e prime zanzare: evitiamo trattamenti inutili e dannosi

Le alte temperature che da alcuni anni caratterizzano il mese di marzo stanno favorendo lo sviluppo delle prime larve di zanzara. Le femmine adulte di Zanzara Comune (Culex pipiens), che hanno svernato riparate all’interno di abitazioni e...
Data:

13 marzo 2020

Tempo di lettura:

2 min

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Le alte temperature che da alcuni anni caratterizzano il mese di marzo stanno favorendo lo sviluppo delle prime larve di zanzara. Le femmine adulte di Zanzara Comune (Culex pipiens), che hanno svernato riparate all’interno di abitazioni e magazzini, sono di nuovo attive e pronte a deporre le uova. Anche le uova svernanti di Zanzara Tigre (Aedes albopictus), deposte lo scorso autunno, hanno iniziato a schiudersi e le prime larve anno fatto la loro comparsa.

Una temperatura media giornaliera di 15° C e una temperatura minima di almeno 10° C sono infatti le condizioni che ne consentono lo sviluppo, più o meno in contemporanea con le larve di Zanzara Comune.

Prepariamoci quindi a controllare queste prime infestazioni già a partire dalla fine di marzo con comportamenti utili a prevenire lo sviluppo delle infestazioni.

La lotta alle zanzare andrà indirizzata nei confronti delle larve, privilegiando i formulati microbiologici a base di Bacillus thuringiensis varietà israelensis, da solo o combinato con Bacillus sphaericus (ora riclassificato come Lysinibacillus sphaericus), innocui per l’uomo e gli animali e non inquinanti per l’ambiente.

Evitiamo invece di effettuare trattamenti insetticidi contro le zanzare adulte perché, in questo momento, non sono assolutamente necessari. Trattamenti indiscriminati comportano, al contrario, rischi particolarmente gravi per le api e gli altri insetti impollinatori che frequentano i nostri giardini attratti dalle prime fioriture.

Consigli utili per ridurre i rischi di infestazioni di zanzare in primavera

I comportamenti da adottare per prevenire lo sviluppo delle larve di zanzara (foto sotto) negli orti, nei giardini e nei cortili sono i seguenti:

  • eliminare gli oggetti non utilizzati che possono raccogliere acqua piovana (come i vecchi pneumatici – foto a destra);
  • mantenere riparato dalla pioggia ogni contenitore in grado di accumulare acqua;
  • eliminare o svuotare frequentemente i sottovasi (foto a sinistra);
  • tendere i teli di plastica impiegati come copertura in modo da non creare ristagni;
  • eliminare ogni accumulo permanente di acqua, privilegiando l’innaffiatura diretta.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare i tecnici del C.A.A. “Giorgio Nicoli” S.r.l. (tel. 051/6802227 - mail rferrari@caa.it)

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