Descrizione
Il 14 aprile 1980 moriva a sessant'anni Gianni Rodari, maestro, pedagogista, scrittore, poeta, giornalista.
Quest'anno ricorre il centenario della sua nascita e oggi i quarant'anni dalla sua morte.Gianni Rodari scrive usando un linguaggio semplice, chiaro, originale che fa presa sui bambini e a loro si rivolge.Parla di tolleranza, integrazione, pacifismo, solidarietà, ambientalismo. Resta scolpito nei cuori e nelle menti di chi l'ha conosciuto, di chi l'ha letto, studiato, ascoltato, apprezzato.
La sua produzione è vasta e annovera numerose filastrocche, poesie, racconti per l'infanzia surreali, divertenti, fantasiosi e poetici.
La biblioteca comunale di Granarolo dell'Emilia è intitolata a lui e seguendo il suo spirito si rivolge ai bambini e a tutti i cittadini con servizi e attività che fanno riferimento ai valori che sono stati per questa straordinario autore la bandiera della propria vita e della propria produzione artistica.
Ecco due sue brevi filastrocche, che ben si collocano in questo momento storico, lette dall'assessore Sarah Bianconcini (Deleghe a Politiche culturali, Associazionismo, Volontariato, Sport, Cittadinanza attiva ed Eventi) e dall'assessore Giorgia Morini (Deleghe a: Politiche per l’istruzione e i servizi educativi, Politiche per l’infanzia, Formazione professionale, Politiche giovanili), impegnate su ambiti diversi ma intrecciati che vanno dalla promozione della lettura e della cultura, alle politiche scolastiche ed educative di qualità.A tutte le bambine e i bambini di Granarolo dell'Emilia e del mondo, l'augurio di conoscerlo attraverso ciò che ha scritto, di farne tesoro, di vivere nel rispetto dei valori che ha posto tutta la vita alla base del suo agire. Per ascoltare le filastrocche accedere alla pagina Facebook https://www.facebook.com/granarolodellemilia/
Un messaggio potente e chiaro, ironico e profondo, attuale ancora e in futuro e adatto a tutte le età.
Filastrocca di primavera
Filastrocca di primavera
più lungo è il giorno,
più dolce la sera.
domani forse tra l’erbetta
spunterà la prima violetta.
Oh prima viola fresca e nuova
beato il primo che ti trova,
il tuo profumo gli dirà,
la primavera è giunta, è qua.
Gli altri signori non lo sanno
e ancora in inverno si crederanno:
magari persone di riguardo,
ma il loro calendario va in ritardo.
Filastrocca Dopo la pioggia
Dopo la pioggia viene il sereno
brilla in cielo l’arcobaleno.
E’ come un ponte imbandierato
e il sole ci passa festeggiato.
E’ bello guardare a naso in su
le sue bandiere rosse e blu.
Però lo si vede, questo è male
soltanto dopo il temporale.
Non sarebbe più conveniente
il temporale non farlo per niente?
Un arcobaleno senza tempesta,
questa si che sarebbe una festa.
Sarebbe una festa per tutta la terra
fare la pace prima della guerra.