Descrizione
Nuove risorse in arrivo dalla Regione Emilia-Romagna per promuovere in chiave di sviluppo dell’offerta turistica le bellezze naturali, il patrimonio artistico e culturale, oltre ai prodotti dell’artigianato e alle eccellenze enogastronomiche dell’Emilia-Romagna, attraverso l’attività delle Pro Loco iscritte all’apposito registro regionale.
Il bando regionale che sostiene i programmi delle associazioni locali di volontariato mette a disposizione un bugdet di 200.000 euro per la concessione di contributi che arrivano a coprire fino all’80% delle spese sostenute per la realizzazione dei progetti.
Le domande devono essere inviate entro il 31 agosto all’indirizzo di posta elettronica certificata comtur@postacert.regione.emilia-romagna.it.
I contributi finanziano progetti che spaziano dalla promozione dei prodotti e servizi turistici alla valorizzazione del patrimonio culturale, delle aree di pregio ambientale, oltre che dei prodotti tipici del territorio. Spazio anche alle attività ricreative ed educative rivolte a bambini e giovani e a progetti per lo sviluppo di sistemi innovativi di diffusione delle informazioni territoriali.
Per partecipare al bando le Pro Loco dovranno aggregarsi in “cordate” di non meno di quattro associazioni locali, con la Pro Loco capofila che presenterà la domanda di contributo per conto dell’aggregazione. I programmi devono avere un budget previsionale di spesa compreso tra un minimo di 10 mila e un massimo di 50 mila euro.
Per la formazione della graduatoria dei programmi sarà data priorità agli interventi per lo creazione di nuovi prodotti turistici come gli itinerari naturalistici e i cammini, con particolare rilievo ai territori appenninici, lo sviluppo di attività innovative e il livello di sinergia organizzativa con gli enti locali.
Per partecipare al bando le Pro Loco dovranno aggregarsi in “cordate” di non meno di quattro associazioni locali, con la Pro Loco capofila che presenterà la domanda di contributo per conto dell’aggregazione. I programmi devono avere un budget previsionale di spesa compreso tra un minimo di 10 mila e un massimo di 50 mila euro.
Per la formazione della graduatoria dei programmi sarà data priorità agli interventi per lo creazione di nuovi prodotti turistici come gli itinerari naturalistici e i cammini, con particolare rilievo ai territori appenninici, lo sviluppo di attività innovative e il livello di sinergia organizzativa con gli enti locali.
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Ultimo aggiornamento pagina: 23/07/2020 12:30:52