Test sierologici, modifiche al percorso di screening regionale

I test sierologici sono utili nella ricerca e nella valutazione epidemiologica della circolazione virale in quanto: - sono uno strumento importante per stimare la diffusione dell’infezione in una comunità; - la sierologia può evidenziare...
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8 giugno 2020

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I test sierologici sono utili nella ricerca e nella valutazione epidemiologica della circolazione virale in quanto:
- sono uno strumento importante per stimare la diffusione dell’infezione in una comunità;
- la sierologia può evidenziare l’avvenuta esposizione al virus;
- i metodi sierologici possono essere utili per l’identificazione dell’infezione da SARS-CoV-2 in individui asintomatici o con sintomatologia lieve o moderata che si presentino tardi alla osservazione clinica.

Le attuali conoscenze scientifiche relative ai test sierologici per il COVID-19 sono però lacunose relativamente alla capacità di fornire informazione sulla presenza di anticorpi neutralizzanti, in grado di proteggere dalla infezione o malattia e sulla persistenza degli anticorpi a lungo termine. Al momento attuale, quindi, i test non possono sostituire il test molecolare basato sull’identificazione di RNA virale dai tamponi nasofaringei.

In questa prospettiva si colloca il percorso di monitoraggio attivato dalla Regione, che prevede un’indagine regionale di sorveglianza sugli operatori sanitari e socio-sanitari e su operatori riconosciuti a maggior rischio di esposizioni; l’obiettivo è quello di valutare soggetti senza sintomi per verificarne lo stato sierologico e rilevare la eventuale presenza del virus nei soggetti che risultano positivi per gli anticorpi, permettendo in questo modo di migliorare le misure di protezione della popolazione.
Il percorso prevede il monitoraggio e la valutazione dei risultati, attraverso la garanzia di una loro tracciabilità, con la finalità di apportare interventi migliorativi e individuare gli opportuni allargamenti della popolazione coinvolta nello screening, nonché la messa in campo degli adeguati interventi di sanità pubblica.

La Regione (con atto dirigenziale n. 9216 del 01/06/2020) ha poi previsto alcune modifiche al percorso di screening: anzitutto, il test sierologico deve essere eseguito con una sola modalità, salvo casi che pongano dubbi interpretativi. Non è più pertanto necessario eseguire il test immunocromatografico e confermare i positivi con test sierologico eseguito in chemiluminescenza o ELISA, ma è possibile eseguire il test con una sola di queste metodiche.
Per quanto riguarda i tempi, si ritiene che il periodo di 15-20 giorni fra il primo e il secondo test, individuato inizialmente: sia troppo breve: per le categorie che non hanno già avviato l’esecuzione del secondo test, questo sarà procrastinato prevedendo un intervallo di 45-60 giorni fra primo e secondo test.
Relativamente al terzo test per gli operatori sanitari, si ritiene opportuno sospenderne l’esecuzione in attesa di definire un intervallo congruo e significativo. 

Cresce inoltre la platea dei soggetti che saranno coinvolti nello screening, che dovranno ricomprendere tutti i sanitari convenzionati, i farmacisti convenzionati, coloro che operano nei servizi socio-sanitari, gli operatori dei servizi appaltati che operano all’interno delle strutture a contatto con gli ambienti sanitari, i pazienti e gli operatori, nel caso non siano già stati coinvolti in progetti datoriali ed aziendali. Sempre nel contesto sanitario, l’offerta va rivolta anche agli operatori dell’emergenza territoriale ed ai donatori di sangue.
L’offerta di partecipare allo screening rimane confermata per i diversi operatori pubblici della sicurezza (Forze dell’ordine, VVF, guardie carcerarie, vigili urbani, prefetture, magistratura, e analoghi), ai quali si ritiene utile aggiungere categorie specifiche: sacerdoti, operatori del sistema dei trasporti pubblici regionali e privati, altre specifiche popolazioni che lavorano a stretto contatto con utenze ad alto rischio o alta sensibilità, quali le figure di assistenti sociali comunali e quelle degli operatori, volontari ed altro personale che opera presso i centri estivi.

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Ultimo aggiornamento pagina: 08/06/2020 15:20:57

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