Coronavirus, il medico Vespa: "Per contrastare il virus servono mascherine per tutti e tamponi diffusi"

L'emergenza sanitaria sta mettendo a dura prova il servizio sanitario: oltre a medici, infermieri e personale sanitario in trincea negli ospedali, i medici di famiglia sono quotidianamente chiamati a fare il "primo filtro". Per ...
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14 aprile 2020

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L'emergenza sanitaria sta mettendo a dura prova il servizio sanitario: oltre a medici, infermieri e personale sanitario in trincea negli ospedali, i medici di famiglia sono quotidianamente chiamati a fare il "primo filtro". Per capire la situazione del nostro territorio abbiamo intervistato il dottor Fabio Maria Vespa, che lavora nel poliambulatorio di Granarolo da 32 anni e segue quasi 1700 pazienti.
Come state affrontando la situazione da quando è iniziata l’emergenza Coronavirus? La popolazione di Granarolo si è comportata molto bene, nonostante ci sia stata parecchia confusione all'inizio nella definizione delle modalità della ricettazione e del reperimento dei farmaci: nel corso delle settimane sono stati apportati diversi cambiamenti sia a livello locale, sia a livello regionale e nazionale e questo ha inevitabilmente generato caos. Oggi il paziente può andare direttamente in farmacia e con il tesserino sanitario, vedersi scaricate le ricette che il medico ha registrato sul proprio codice fiscale: questa possibilità non c'era all’inizio dell’emergenza.Il supporto che abbiamo avuto dai volontari della protezione civile è stato molto importante, sia in termini informativi, sia per l'organizzazione e la gestione dei flussi e degli accessi delle persone al poliambulatorio: vederli in tuta gialla e con la maschera ha fatto capire alle persone il "clima" e le misure di prevenzione che è necessario tenere.Nel territorio è stata fondamentale anche la straordinaria collaborazione delle farmacie, che consegnano a domicilio i farmaci agli anziani e a chi non è nelle condizioni di uscire di casa. 
Come funziona una visita ambulatoriale oggi? Continuo ad applicare il “triage”: dalla telefonata faccio una prima valutazione delle condizioni del paziente e decido se è necessario fissare un appuntamento in ambulatorio, oppure se serve un intervento medico o infermieristico a domicilio. Se sono di fronte a un caso sospetto di Coronavirus, invio all'ospedale per fare il tampone.In ambulatorio riceviamo i pazienti solo previo appuntamento, per evitare anche le attese in sala di persone con possibili sintomi influenzali: i pazienti di Granarolo sono stati bravi e hanno capito che possono accedere solo dopo aver preso appuntamento con il proprio medico.Le visite in ambulatorio si svolgono usando il massimo degli accorgimenti, anche se all’inizio ci siano state delle difficoltà ad ottenere i dispositivi di protezione individuale, di cui adesso siamo dotati.I pazienti febbrili e con sintomi sospetti vengono ricevuti il pomeriggio nell’ambulatorio infermieristico, che facciamo sanificare in serata.Il ruolo del dirigente del distretto è tanto importante, perché ci ha seguito e supportato nell’organizzazione e nell’applicazione delle misure preventive necessarie per salvaguardare la nostra salute e quella dei pazienti.
Sono aumentate molto le telefonate? Riceviamo tantissime telefonate ogni giorno: se prima visitavo in ambulatorio l’80% dei pazienti e il 20% li seguivo al telefono, ora la percentuale si è invertita.
Come si fa a capire la differenza fra un raffreddamento, un'allergia e il coronavirus? La conoscenza dei propri pazienti è cruciale.Inoltre, in questo periodo contribuisce il fatto che molte patologie si sono attenuate, perché la gente si sforza di meno, si fanno meno pranzi e cene fuori, ecc.Ci aspettiamo che usciranno fuori successivamente le patologie motorie, perché ovviamente la sedentarietà faciliterà ad esempio le lombalgie.
Come vengono gestiti i pazienti affetti da Covid-19? Per la gestione dei casi coronavirus è in atto un’organizzazione complessa ed efficace, che abbiamo messo in piedi in pochissimo tempo.Gli strumenti sono questi: il primo è l’ambulanza attrezzata che viene attivata nei casi di criticità importante; in casi di una certa gravità è disponibile una squadra di colleghi del poliambulatorio che visitano il paziente a casa “mascherati e bardati dalla testa ai piedi”. Io stesso faccio questo tipo di visite, in condizioni di massima sicurezza, Il terzo strumento è l’ambulatorio Covid dell’Ospedale Maggiore, a cui inviamo i nostri pazienti che presentano sintomi più lievi, ma sospetti: le priorità vengono definite in base a un sistema di punteggio che ci siamo dati, in relazione al tipo di sintomi e disturbi che i pazienti presentano. Lì, vengono sottoposti al tampone, fanno un elettrocardiogramma e una terapia.
Quali sono state le principali difficoltà che avete dovuto affrontare? Abbiamo dovuto far fronte alla mancanza di due dei nostri medici, che ora stanno bene e sono rientrati, ma che sono risultati positivi e si sono dovuti fermare. Le cose comunque sono andate bene, anche perché i colleghi, mentre erano in isolamento, gestivano in parte telefonicamente i loro pazienti e quindi facevano un po’ di scrematura.Inoltre, abbiamo avuto alcuni problemi con la segreteria, in relazione alle forti preoccupazioni iniziali, che però siamo riusciti a risolvere con la riduzione e il governo degli flussi.All’inizio non tutti i colleghi hanno adottato le stesse misure di protezione, anche per la mancanza dei dispositivi. Le cose sono via via migliorate, anche grazie all’attenzione per la sanificazione degli ambienti di una delle nostre infermiere che passa il tempo a disinfettare tutto e ha saputo tirar fuori quella “cultura infermierista” dell’attenzione alla maniglia, al carrello e a tutti gli spazi in cui lavoriamo.
Come pensa che evolverà la situazione coronavirus nei prossimi mesi e cosa ci dobbiamo aspettare? Purtroppo dovremo conviverci per parecchio tempo.La cosa che preoccupa di più è la crisi economica e penso che le misure che sta prendendo il Governo vadano rafforzate. Moltissime persone hanno chiuso l’attività o hanno perso il lavoro: come faranno a dar da mangiare ai propri figli se a fine mese non hanno più un soldo in tasca?
La riapertura progressiva delle attività rischia di far risalire la curva dei contagi e di aggravare ancora di più l’emergenza sanitaria? Non si può escludere che i contagi riprendano parzialmente a salire, ma bisogna ripartire e riaprire le attività e la produzione, pur mantenendo le attenzioni alla prevenzione, altrimenti si arriva al collasso del sistema economico e produttivo e la gente non ha più da mangiare. Speriamo che ad agosto si lavori, in modo da recuperare almeno un mese che abbiamo perso. 
Quando arriverà il vaccino e quali potrebbero essere secondo lei gli strumenti per uscire da questa emergenza sanitaria? La ricerca si è mossa in modo straordinario e sta facendo passi in avanti incredibili. Il vaccino arriverà, ma ci vorranno mesi prima di poterlo utilizzare.Per controllare meglio la diffusione del Covid-10 i tamponi dovrebbero essere diffusi; se i medici di base avessero a disposizione i tamponi, potrebbero farli immediatamente a quei pazienti che presentano sintomi sospetti e così si potrebbero ottenere grandi risultati nella prevenzione dei contagi.A mio avviso l’accuratezza con cui l’Igiene Pubblica seleziona i pazienti a cui fare il tampone è bassa, perché non conoscono i pazienti come li conosciamo noi: dei 13 tamponi che sono stati fatti ai miei pazienti, solo uno è risultato positivo.Gli asiatici hanno controllato la diffusione del virus con tamponi e mascherine. Quindi con mascherine, tamponi e conoscenza dei pazienti si potrebbero ottenere ottimi risultati per prevenire e controllare la diffusione del virus.
Quale messaggio vuole dare ai cittadini? Continuate a restare in casa e a uscire solo per i motivi consentiti e urgenti. Telefonate al vostro medico e non vi preoccupate che, in base ai sintomi, si decide insieme come affrontare al meglio la situazione. Non dimenticate di tenervi in movimento, anche in casa potete fare ginnastica e restare attivi.
Grazie al Dottor Vespa, ai medici, agli infermieri e a tutto il personale del Poliambulatorio di Granarolo dell'Emilia!



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Ultimo aggiornamento pagina: 26/05/2020 16:17:49

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