Descrizione
Apriamo oggi un nuovo spazio per dare voce alle realtà del territorio e alle persone che in queste settimane di emergenza sanitaria non restano a casa, per noi.
Cominciamo con il volontariato, che non si è fermato di fronte al Coronavirus: Ambra Gualandi è da dicembre la presidente dell'Associazione Volontari Protezione Civile Granarolo, in cui fa la volontaria da due anni. In queste settimane si trova ad affrontare come tutti l'emergenza sanitaria e sta coordinando l'attività dei volontari impegnati nel Telefono Amico, il servizio attivato dal Comune di Granarolo dell'Emilia per offrire aiuto e sostegno agli anziani e alle persone più fragili.
Ecco la nostra intervista, in cui Ambra ci ha raccontato come sta affrontando l'emergenza.
Qual è la vita del volontario in questa fase di emergenza e quali attività svolgi?
Sono un’impiegata del gruppo Ferrovie dello Stato e attualmente sto lavorando in smart working. Ogni giorno mi occupo anche dell’organizzazione dei vari servizi attivati con il “Telefono Amico”, istituito dal Comune per sostenere i cittadini più bisognosi. Sono in costante contatto con i volontari che sono impegnati nei servizi e, nei momenti di pausa e tutte le sere dopo il lavoro, mi reco alla biblioteca comunale Gianni Rodari dove svolgiamo le attività, per fare il punto e supportare i volontari.
Quali sono le principali richieste delle persone che chiamano e che contattate?
Le domande che ci pongono i cittadini sono le più svariate, ma le principali riguardano le modalità per contattare il poliambulatorio e reperire i medicinali, i comportamenti da tenere in determinate situazioni, le possibilità di uscire per svolgere determinate attività. Molte persone chiamano anche solo per avere un po’ di compagnia ed essere rassicurati in questo periodo molto particolare. La paura è tanta, specialmente nelle persone più anziane.
Come avvengono i contatti con le persone assistite?
I contatti sono minimi e ci muoviamo solamente a seguito della richiesta del cittadino al Telefono Amico. Ci rechiamo presso le abitazioni sempre con la divisa di Assistenti Civici, ben riconoscibili, dotati di guanti e mascherina, rispettando le indicazioni del Ministero della Sanità.
Cosa dicono le persone assistite e quali emozioni trasmettono?
Apprezzano tantissimo il servizio che offriamo, perché risolviamo tante piccole problematiche sorte a causa delle restrizioni e delle possibilità limitate di uscire di casa: diamo loro una mano nelle attività più banali, che abbiamo sempre dato per scontato e che oggi ci viene chiesto di limitare o addirittura di non fare, spesso causa di grande sconforto. Le persone che chiamiamo si sentono accudite e coccolate e ci trasmettono emozioni molto intense: regalare loro un sorriso è una delle più belle sensazioni che si possano provare; il loro sorriso e la loro serenità è la leva che ci spinge ogni giorno e la forma di gratitudine più grande che un volontario possa ricevere in cambio.
Quante persone avete contattato dall'inizio dell'emergenza?
Chiamiamo ogni giorno in media 200 persone: in queste settimane abbiamo contattato circa 3.500 cittadini che hanno più di 65 anni, usando i numeri telefonici che ha disponibili l’Anagrafe comunale.
I volontari sono sufficienti o vorresti fare un appello ai cittadini di farsi avanti e diventare volontari?
Al momento sono sufficienti i volontari iscritti all’associazione. La chiusura di molte aziende ha garantito la possibilità a tutti i soci di poter usufruire di svariati giorni di ferie, che stanno utilizzando per coprire tutti i servizi che stiamo attualmente svolgendo come Assistenti Civici.
Quale molla ti ha spinto a fare la volontaria?
Ho sempre sentito la necessità di far qualcosa per poter essere d’aiuto alle persone, ma nell’Agosto del 2018, dopo lo scoppio della cisterna a Borgo Panigale, mi sono sentita inutile nel momento del bisogno. Quindi ho contattato la nostra associazione dei volontario della Protezione Civile, e sono entrata a far parte di questo meraviglioso gruppo.
Come stai vivendo questa esperienza e come ti ha cambiato?
Io credo che questa esperienza stia cambiando un po’ tutti noi, proprio per la sua particolarità e per le tante restrizioni che ci hanno obbligato a stravolgere le nostre abitudini. Ci sta facendo capire quante cose diamo per scontate ogni giorno, ci fa riscoprire quei valori che abbiamo perso di vista e che le nostre vite caotiche, vissute fino ad ora specialmente fuori casa, ci ha fatto trascurare, come le relazioni famigliari e le amicizie. Questa emergenza ha dato la possibilità al nostro gruppo di volontariato di farci sentire ancora più uniti e rafforzare la nostra “grande squadra”: aiutare gli altri dona a noi volontari la forza di dare ogni giorno di più, e la sera, nonostante un po’ di stanchezza, ci lascia un’estrema sensazione di benessere.
Quale messaggio vorresti dare ai nostri cittadini?
Innanzitutto invito i cittadini a non perdere l’appuntamento della diretta Facebook con il Sindaco Alessandro Ricci, che fornisce periodicamente aggiornamenti e indicazioni utili, informando del lavoro che il Comune svolge in collaborazione con le Forze dell’Ordine, le Associazioni di volontariato e le attività del territorio che stanno operando per affrontare l’emergenza Coronavirus.
Il messaggio più importante che vorrei dare alla nostra comunità è che il Comune, le Forze dell’Ordine e i volontari sono a disposizione per aiutare le persone e il contributo più grande che possiamo ricevere in cambio è che i cittadini seguano diligentemente le restrizioni e le regole in vigore per limitare il contagio: solo con la collaborazione dei cittadini possiamo lavorare correttamente e serenamente.
Ringraziamo Ambra per l'impegno straordinario con cui sta portando avanti questa missione, insieme a tutti i volontari, a nome dell'Amministrazione comunale e di tutta la comunità granarolese.
(Nella foto in copertina Ambra è in biblioteca insieme ai volontari Giorgio Di Trani e Alfredo Castracane, mentre nella foto di gruppo qui sotto Ambra è la terza persona da sinistra)
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Ultimo aggiornamento pagina: 26/05/2020 16:14:22