Chi non resta a casa per noi: il servizio sociale "tutti possiamo trovarci in difficoltà e questa emergenza ce l'ha dimostrato"

In aprile il Comune di Granarolo dell'Emilia ha iniziato ad erogare i buoni spesa per l'approvvigionamento alimentare alle persone che si trovano in difficoltà a causa dell'emergenza sanitaria del Covid-19. Alle risorse statali, pari a...
Data:

22 aprile 2020

Tempo di lettura:

5 min

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In aprile il Comune di Granarolo dell'Emilia ha iniziato ad erogare i buoni spesa per l'approvvigionamento alimentare alle persone che si trovano in difficoltà a causa dell'emergenza sanitaria del Covid-19. Alle risorse statali, pari a 64.300 Euro, si vanno ad aggiungere i contributi che i granarolesi stanno donando al Comune, che ammontano a circa 16mila Euro: 179 sono le domande pervenute e 766 sono i buoni complessivamente distribuiti finora. E' già partito il secondo giro di distribuzione dei buoni sia per rispondere alle nuove richieste in arrivo, che sono 51 in significativo calo, sia a tutti coloro che li hanno già ricevuti e che continuano ad essere in difficoltà.
Abbiamo fatto il punto con il servizio sociale, per comprendere meglio la situazione e le principali problematiche che stanno affrontando le famiglie durante l'emergenza.
Come procede la raccolta delle domande dei buoni per l’approvvigionamento alimentare? 

Le domande sono calate rispetto all'inizio, ma continuano ad arrivare: stiamo intervistando tutti i cittadini che hanno fatto domanda, per approfondire alcuni aspetti e conoscere la situazione economica di tutti i componenti del nucleo familiare. 
La maggior parte delle domande sono state accolte e i relativi buoni già consegnati. Le domande rigettate riguardano persone la cui situazione economica non è cambiata a causa del Covid-19 o persone che hanno liquidità sufficiente al sostentamento proprio o della propria famiglia. Stiamo facendo una nuova valutazione delle situazioni familiari di coloro che hanno fatto già domanda per fornire un secondo giro di buoni spesa, nel caso in cui permanga la situazione di necessità. Nel secondo giro di distribuzioni consegniamo, insieme ai buoni spesa, anche una mascherina per ogni componente del nucleo familiare, utilizzando le mascherine che ci sono state donate dalla sartoria di San Lazzaro attraverso l'Autodemolizione Mengoli di Granarolo.
Quali sono le principali criticità emerse dalle famiglie che fanno domanda? 
La gran parte delle persone che ha presentato la domanda è in cassa integrazione e non ha mai presentato prima richiesta di sostegno al servizio sociale. Sono in prevalenza famiglie con minori, ma ci sono anche coppie senza figli e genitori separati.
Come si presenta la domanda?
La domanda deve essere compilata usando il modulo disponibile sul sito web istituzionale e inviata via mail all’indirizzo mail comune.granarolodellemilia@cert.provincia.bo.it insieme a una copia del documento di identità del richiedente.Le famiglie che hanno difficoltà a scaricare il modulo on line, possono chiederne una copia del modulo nelle tabaccherie di Viadagola, Cadriano e della tabaccheria  Lanzi a Granarolo, compilare la domanda e consegnarla tramite la buchetta presente sotto il portico del Municipio.

Quali sono le domande più frequenti, e relative risposte, che vi pongono i cittadini?

- Posso fare domanda dei buoni spesa? La domanda può essere presentata da coloro che, a seguito dell'emergenza Covid-19, hanno cessato o sospeso l'attività lavorativa e sono in attesa degli ammortizzatori sociali previsti oppure non possono accedervi.

- Dove si trova la modulistica? La modulistica è reperibile sul sito web del Comune alla pagina http://www.comune.granarolo-dellemilia.bo.it/TUTTE-LE-NOTIZIE/Buoni-spesa-per-emergenza-Covid-19-tutte-le-informazioni-e-i-negozi-aderenti
- Come devo fare per inviare la richiesta? Il modulo va inviato all'indirizzo mail comune.granarolodellemilia@cert.provincia.bo.it
Come rispondete alle richieste di informazione sui buoni spesa?
In queste settimane in cui gli uffici comunali sono chiusi al pubblico, sono attivi i numeri telefonici del servizio sociale (tel. 051.6004321 oppure 051.6004320) che rispondono tutti i giorni, dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12, per offrire informazioni ai cittadini. 
Come e dove possono essere spesi i buoni?
I buoni possono essere utilizzati nell’acquisto di generi alimentari di prima necessità, nei supermercati Coop ed Eurospin di Granarolo, nei negozi di alimentari Teddy a Granarolo, Sma a Cadriano e Magazzino delle carni a Quarto.
Verranno fatti controlli e sanzioni?
Abbiamo richiesto a tutti il saldo del conto corrente e ci riserviamo di effettuare ulteriori verifiche a campione circa la rispondenza di quanto dichiarato nelle domande. 
Secondo te come evolveranno le cose i prossimi mesi e che tipo di supporto si potrà offrire alle famiglie in difficoltà economica?
Per capire realmente la situazione economica delle famiglie purtroppo bisogna aspettare la fine di aprile, perché attualmente molte famiglie sono in cassa integrazione e non sanno quando riceveranno la cassa integrazione. La stessa cosa per chi ha una partita iva e ha chiesto il buono di 600 €. Nel mese di marzo le famiglie hanno ricevuto lo stipendio di febbraio, mentre non si sa quando arriverà lo stipendio di marzo.Qualora i cittadini si trovano in difficoltà possono far riferimento al servizio sociale a prescindere dalla richiesta dei buoni spesa.
Che tipo di rapporto c’è fra i servizi sociali e la Caritas?
C'è sempre stata collaborazione nel supportare le persone con la busta della spesa e non solo e nel creare dei progetti condivisi: ad oggi loro si occupano di preparare le borse della spesa e alcuni volontari del Comune le consegnano a domicilio.
Che contributo avete dato allo sviluppo del Telefono Amico?

Il Telefono Amico ha garantito un servizio fondamentale alle persone anziane sole e non conosciute prima dal servizio sociale.E' stato attivato un progetto di messa in rete tra gli anziani segnalati dal Telefono amico e alcuni volontari del territorio, i quali si sono resi disponibili nel chiamarli alcune volte a settimana. Le chiamate vengono fatte non solo per sapere come sta l'anziano, ma per scambiarsi informazioni, emozioni vissute in questo delicato momento e per condividere la propria quotidianità.
Questo progetto ha l'obiettivo di "risvegliare"  quel senso di comunità che negli ultimi anni, per tanti motivi, si è un po' perso: la  nostra speranza è che questo progetto possa proseguire anche dopo l'emergenza Covid-19.
Quale messaggio vuoi lanciare alle famiglie?
Il mio pensiero è rivolto alle famiglie che si sentono a disagio a presentare domanda al Comune dichiarando la loro situazione di difficoltà: tutti nella vita possiamo trovarci in difficoltà e questa emergenza sanitaria ce l'ha dimostrato. Consiglio quindi alle famiglie che si trovano in difficoltà a non vergognarsi, ma a rivolgersi a noi: tutte le richieste vengono valutate ed è garantita a tutti la privacy più assoluta.
 
Grazie a tutte le persone che lavorano e collaborano con il servizio sociale, che svolgono con professionalità e dedizione il fondamentale ruolo di ascolto e sostegno delle persone più fragili e delle famiglie in difficoltà.

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Ultimo aggiornamento pagina: 26/05/2020 16:20:51

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