Descrizione
'L'indifferenza uccide le coscienze, impedisce di pensare e di appassionarsi alle cose, piccole o grandi che siano.' Questo è il filo rosso con cui la Cooperativa dello Spettacolo ha presentato la nuova stagione teatrale duemiladiciannove/20.
Alla serata di presentazione in teatro, martedì 17 settembre, il nuovo presidente della Cooperativa Alessandro Dall'Olio ha salutato il pubblico intervenuto e ricordato che la cultura è un'arma grandissima contro l'indifferenza, e che il teatro e il cinema sono strumenti fondamentali per fare la differenza, per migliorare il presente e il futuro delle persone e della nostra comunità.
Il sindaco Alessandro Ricci, presente insieme ad assessori e consiglieri, ha confermato il sostegno e la soddisfazione dell'Amministrazione comunale per le attività culturali svolte dal teatro TaG, un luogo che "rende più ricco il paese e la sua comunità, permette di costruire relazioni positive e favorisce la crescita culturale e il confronto fra le persone." Ricci ha ringraziato i soci della Cooperativa dello Spettacolo per l'impegno, la dedizione, la passione e per il cartellone di alta qualità della nuova stagione teatrale.
Il teatro di Granarolo è un'eccellenza del nostro territorio e invitiamo i cittadini a frequentarlo, scegliendo fra le numerose opportunità offerte.
Per scoprire le rassegne e gli spettacoli in programma, vi invitiamo a consultare il sito web http://www.teatroagranarolo.it/.
"Oggi più che mai si ha bisogno di un teatro. Si ha bisogno di un luogo della serenità, dell'igiene mentale, dove il rispetto reciproco delle individualità diventi un organismo che dialoga con sé stesso, un ruolo di riflessione fuori dalla rissa del quotidiano, non per isolarsene, ma per contribuire con altre forze e tensioni della società allo scioglimento di quei grumi di violenza e soprusi che di quella rissa sono causa ed effetto. Il teatro è lo specchio profondo del tempo, dove l'uomo riflette sé stesso, per scrutarsi e allenarsi come un danzatore. Il teatro deve abbattere le differenze economiche e culturali." - Cit. Leo de Berardinis, regista teatrale