Descrizione
Il 9 marzo è stata una giornata importante per il Consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi di Granarolo. Il gruppo si è recato in visita all’azienda agricola Quaiotto, gestita dai fratelli Arsenio e Valerio, e i giovani hanno potuto vedere com'è organizzata una moderna impresa zootecnica, attenta al benessere degli animali e fornitrice di latte di prima qualità alla Granarolo Latte.
Il gruppo è poi ripartito alla volta di Castello d’Argile dove si è incontrato con altri CCRR del territorio per una mattinata all’insegna di «sport» e «legalità». Questo binomio – imperniato sulla consapevolezza che alla base dei giochi di squadra e della comunità ci sono le regole – è stato il filo conduttore di una serie di attività particolarmente interessanti. L’iniziativa era l’evento conclusivo della «Settimana della legalità» promossa dall’Unione Reno-Galliera.
Innanzi tutto, i giovani si sono riuniti nella sala del cinema-teatro Don Bosco, dove alcuni rappresentanti di Libera, associazione di promozione sociale per il contrasto delle mafie, hanno raccontato di come lo sport sia un fattore aggregativo importante, che può incoraggiare la cooperazione e la sana competizione, ma soprattutto che risulta utile per trasmettere il rispetto delle regole. In particolare si è dato conto dell’esperienza di Seles – Scuola etica e libera di educazione allo sport –, una società di calcio giovanile che opera nel comprensorio di Gioiosa Ionica, in Calabria. Il suo scopo è quello di creare un contesto educativo virtuoso, in un territorio nel quale le infiltrazioni mafiose permeano addirittura alcune società sportive dilettantistiche, impiegate strumentalmente per creare consenso attorno alle cosche.
Successivamente, un rappresentante di ogni CCRR ha illustrato i contenuti delle proprie attività consigliari. Per quanto riguarda Granarolo, si è raccontato del lavoro attualmente in corso, volto all’individuazione di aspetti significativi della storia del territorio e alla raccolta di testimonianze utili per la costruzione di una memoria collettiva. Il progetto ha avuto il plauso di Francesco Rigitano, fondatore di Seles, che ha voluto ricordare come la storia sia come lo specchietto retrovisore quando si guida, perché siamo naturalmente proiettati verso il futuro, ma abbiamo bisogno di guardare indietro e di conoscere da dove veniamo.
A metà mattinata, i ragazzi hanno partecipato a laboratori didattici e giochi motori a tema organizzati da appositi team di educatori nel centro storico di Castello d’Argile. In una bella giornata di sole, con addosso magliette colorate che richiamavano i contenuti dell’educare alla legalità, i giovani componenti dei vari CCRR si sono cimentati in giochi da tavolo collettivi, attività con palloni, costruzioni con mattoncini lego o scatole di cartone, cruciverba e competizioni a squadre. Le frasi scelte per raccontare il corretto spirito con cui affrontare lo sport e più in generale la società – «Giochiamo con l’altro, non contro l’altro» e «Mettiamo fuori gioco le mafie» – ben si adattavano al contesto che si era contribuito a creare.
Hanno chiuso la mattinata il discorso del sindaco di Castello d’Argile, Michele Giovannini, e la testimonianza di Gabriella Corsaro, nipote di una vittima innocente di mafia. Entrambi hanno voluto sottolineare come le «scorciatoie», ovvero il mancato rispetto delle regole per un tornaconto personale, portino solo apparentemente a un vantaggio, perché in realtà rappresentano uno strumento che finisce con l’indebolire e distruggere la comunità e le relazioni interpersonali.
Il prossimo appuntamento dei ragazzi del CCRR è la seduta in sala consiliare, venerdì 22 marzo dalle 17 alle 19. Invitiamo i cittadini a partecipare, i ragazzi saranno ben lieti di avere un pubblico con cui confrontarsi!