Descrizione
Sono passati 60 anni dai giorni in cui nasceva a Granarolo la 'Falegnameria Fratelli Tugnoli', che venerdì 15 novembre ha festeggiato insieme al sindaco Alessandro Ricci, al presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e a tanti amici granarolesi.
Graziano Tugnoli, al comando dell'azienda in via Matteucci, ha buona memoria e racconta con piacere una storia di longevità imprenditoriale che ha pochi eguali a Bologna e provincia. “Il nostro primo laboratorio era un piccolo garage in via San Donato 131 a Granarolo. Nel 1959, quando noi tre fratelli abbiamo avviato la falegnameria, il più grande era Gianfranco, che aveva 21 anni, poi c'ero io che ne avevo 18 e Alessandro che ne aveva appena 16. Tutti avevamo fatto qualche esperienza con altri artigiani, qualche restauro, qualche lavoretto. Nostro padre era muratore, a noi invece piaceva il legno”.
“All'inizio usavamo una sega circolare costruita da noi - continua Graziano - un Mosquito Garelli 38 faceva girare una ruota di bicicletta che a sua volta azionava la sega. Il primo furgoncino, un Fiat 1100 ce lo siamo potuti comprare nel 1965, prima ci spostavamo a piedi o in bicicletta con il biroccino attaccato, come avvenne per il primo lavoro importante in un cantiere dalle parti di via Fossolo a Bologna”.
Dopo un inizio da “ciappinari”, i fratelli Tugnoli si sono specializzati nella produzione di serramenti in legno, diventando fornitori di tantissime imprese edili: “a Granarolo almeno il 60% delle porte e delle finestre in legno siano stati fatti da noi”.
Per arrivare a 60 anni di attività il segreto è l'amore per il proprio lavoro. “Noi tre poi abbiamo sempre avuto ruoli diversi e complementari: Gianfranco il migliore nella falegnameria; Alessandro sempre attento nel gestire gli investimenti e il più calmo dei tre; io addetto al montaggio e al contatto diretto coi clienti. Abbiamo sempre avuto fiducia nei nostri mezzi e le poche discussioni che abbiamo avuto sono sempre state sopportabili, sempre mediando e decidendo insieme. Un'altra grande fortuna è stata quella di avere mogli che ci hanno lasciato piena autonomia nelle decisioni sull'azienda, non smetteremo mai di ringraziarle per questo”.
L'intervista completa sarà pubblicata sul prossimo notiziario, in uscita a fine novembre.