Parte la Campagna Preventiva contro la Zanzara Tigre
Le alte temperature primaverili e le giornate oramai lunghe sono di stimolo alla schiusa delle uova che la zanzara tigre (Aedes albopictus) ha deposto lo scorso autunno nei tombini stradali, in quelli privati, nei pozzetti degli scoli di grondaia, nei sottovasi e in qualsiasi contenitore in grado di raccogliere acqua. Una volta che l’uovo è schiuso inizia la fase acquatica della zanzara tigre che dura circa 7 giorni. Dalle larve sfarfallano gli adulti che tutti noi ben conosciamo. Ma la zanzara tigre non è solo fonte di disagio. Aedes albopictus è infatti in grado di veicolare all’uomo diversi pericolosi virus come il virus Zika, la chikungunya e la Dengue di cui parecchio si parla in questo periodo, anche esagerando un po’, a causa dei numerosi focolai presenti in Argentina e in Brasile, Paesi dai quali i viaggiatori possono ritornare avendo contratto la malattia. Nell’ambito della campagna di lotta è imminente il primo intervento larvicida sulle caditoie pubbliche, condotto dagli operatori della ditta incaricata e che, come di consueto, sarà oggetto del relativo controllo di qualità. Gli altri interventi si succederanno a intervallo circa mensile. Come sappiamo però la maggior parte dei focolai di sviluppo larvale è situata in ambito privato. Oltre ad evitare qualsiasi raccolta d’acqua è molo importante trattare i tombini presenti nei cortili e nei giardini. L’Amministrazione Comunale mette a disposizione un prodotto larvicida efficace, sicuro e di facile impiego. Invitiamo tutti i cittadini a prelevare il prodotto e a trattare ogni 3-4 settimane i focolai larvali presenti nelle loro proprietà fino alla fine del mese di settembre. Se, nonostante i trattamenti, si fosse ancora in una situazione di disagio è possibile richiedere un sopralluogo gratuito direttamente al tecnico incaricato: Maurizio Magnani tel. 3331990588, oppure attraverso l’ufficio ambiente.
Lotta non solo alla Zanzara Tigre
La fauna Culicidica del territorio non si limita alla sola zanzara tigre. Aedes albopictus, specie esotica, condivide il territorio, con almeno altre tre specie di zanzare autoctone; la zanzara comune (Culex pipiens) e le zanzare alluvionali (Aedes caspius e Aedes vexans) anch’esse fastidiose. La zanzara comune, che punge esclusivamente di notte, è salita alla ribalta della cronaca negli ultimi anni, per la sua capacità di veicolare il virus della West Nile. Si tratta di un virus che arriva annualmente in Italia grazie agli uccelli migratori e che può colpire anche l’uomo. La lotta prevede il trattamento settimanale dei fossi di scolo e di irrigazione pubblici, nonché dei fossi stradali, da maggio a settembre. Gli interventi larvicidi sono eseguiti con prodotto biologico a base di Bacillus thuringiensis israelensis.
L’efficacia della lotta alle zanzare autoctone è valutata, settimanalmente, mediante l’attivazione di una trappola innescata con Anidride Carbonica.