Editoriali, comunicati e discorsi del Sindaco
Il 2 e 3 maggio, ma soprattutto il 16 e 17 maggio scorsi, anche il territorio di Granarolo dell’Emilia è stato interessato da allagamenti e danni provocati dall’evento meteorologico estremo che ha devastato la Romagna, l’appennino e parte della pianura bolognese, in particolare i territori di Castenaso, Budrio, Selva Malvezzi, Medicina, Molinella...
Il nostro Comune è stato fortunatamente colpito in maniera molto meno grave di altri e non ha dovuto registrare allagamenti e danni diffusi su vaste aree del territorio. Ci sono state però anche da noi situazioni critiche che non si erano mai verificate prima in tali dimensioni. Si sono allagate molte strade a causa della grande quantità d’acqua che non riusciva a defluire; sono esondati diversi fossi e canali allagando strade e campi. In alcuni limitati casi l’acqua è entrata in alcune abitazioni, ci sono stati allagamenti di garage e scantinati. A Lovoleto sono finiti allagati diversi campi agricoli. Moltissime buche sull’asfalto stradale sono state create dalla pioggia e dagli allagamenti.
L’impegno di tanti ha permesso di risolvere in tempi brevi i problemi e le emergenze che si sono succedute e ha fatto sì che non si trasformassero in eventi più dannosi o pericolosi per la popolazione. In quei giorni di costante allerta rossa meteo tante persone, dai volontari della Protezione Civile agli agenti della Polizia Locale, dal personale di diversi uffici e servizi del Comune ai membri della Giunta, hanno lavorato in maniera continuativa per risolvere l’emergenza, coordinandosi nel COC, il Centro Operativo Comunale che è stato attivato in sala del Consiglio comunale per quasi tutto il mese di maggio. Tanti privati cittadini hanno dato la disponibilità, telefonando anche al numero del COC, ad aiutare dove ci fosse bisogno di intervenire. I volontari della Protezione Civile continuano ancora oggi a dare il proprio contributo per il ritorno alla normalità in alcune zone alluvionate della nostra regione.
Abbiamo voluto dedicare spazio nelle pagine di questo numero del notiziario al racconto di quei giorni, anche con le immagini, sia come testimonianza di un evento purtroppo storico sia per dare il giusto valore all’impegno straordinario che è stato messo in campo. Questo disastro, superiore probabilmente al già immane lascito del sisma del 2012, ha ferito l’intera comunità regionale come non era mai accaduto prima. Abbiamo visto letteralmente sparire sotto acqua e fango pezzi preziosissimi di territorio, infrastrutture vitali che davamo per scontate e che ci siamo accorti di quanto siano fondamentali alla vita di tutti i giorni quando vengono a mancare.
Tanti, troppi, in particolare in Romagna, hanno visto case, luoghi di lavoro, aziende, coltivazioni violati con danni spesso irreversibili. Le cataste sui marciapiedi di cose rovinate, di oggetti pieni di significati, di affetti e di vita a cui da un giorno all’altro si è dovuto dire addio, sono un’immagine forte quanto quella degli allagamenti. Immagini che non ci lasceranno più e che ci invocano una volta di più di fare qualcosa, prima che sia troppo tardi. Il cambiamento climatico ci mette di fronte a fenomeni che richiedono interventi di mitigazione su scale che storicamente non abbiamo mai dovuto prendere in considerazione.
Si dovrà perciò lavorare tanto per mettere in sicurezza per il futuro un territorio che ritenevamo sicuro ma che così non è. Si comincerà ricucendo le ferite (penso in particolare alle tante frane che devastano ora l’appennino e che rischiano di impoverirlo anche di abitanti in breve tempo) ma poi si dovrà progettare e fare manutenzione come non avremmo mai immaginato di farli. Gli effetti del cambiamento climatico devono entrare nella nostra visione del mondo di oggi e di domani e ci spingono, lo sappiamo da tanto tempo ma ancora non ci adeguiamo, a cambiamenti in ogni ambito.
Ma c’è anche qualcosa che dobbiamo assolutamente recuperare dal passato: la conoscenza e il rispetto della natura e un rapporto più armonioso con essa. Le generazioni nate nel dopoguerra, specialmente quelle che vivono nelle aree urbanizzate ma non solo, hanno dimenticato quel ruolo di “guardiani” che i nostri nonni imparavano dai loro nonni. Parlo di quell’attenzione e cura delle piccole cose della natura che fa poi la differenza quando capitano eventi estremi. L’erba che cresce troppo alta in un fosso, il ramo e le foglie cadute che ostruiscono un canale, quella piega nel terreno che fa presagire una frana, quel masso che se piove forte si staccherà dalla parete... Un tempo c’era sempre qualcuno che in autonomia, in ogni casa e in ogni borgo, vegliava sull’ordine di questi ed un’infinità di altri dettagli, che in realtà dettagli non sono. Recuperare tutti quella sottile sensibilità per la natura e per il patrimonio comune è una sfida a cui dobbiamo dedicarci quanto quella di ridurre la nostra impronta ecologica. Le più pronte a farlo sono le generazioni più giovani, per le quali i temi ambientali sono forse al primo posto nell’agenda delle cose da correggere.
Li abbiamo visti i ragazzi e le ragazze, e ci hanno fatto commuovere, indossare in massa stivali e guanti e armarsi di stracci, secchi e badili scendendo nelle strade allagate e infangate per aiutare tutti coloro che erano in difficoltà. Nei giorni più neri del disastro quei giovani, che molti sottovalutavano, sono stati una luce. Basta sapersi guardare intorno, sollevando magari noi adulti quegli occhi sempre fissi sullo smartphone e il pc, per vedere che ci sono nuove generazioni su cui contare.
Oggi più che in passato le differenze nel modo di vedere il mondo anche solo tra genitori e figli sono abissali. Ma questo non deve spaventare, andrebbe anzi vissuto come una ricchezza: forse ci capiamo poco ma vale davvero la pena dargli fiducia. A Granarolo siamo pienamente consapevoli del valore del dare importanza ai giovani, facendosi anche guidare da loro nelle scelte che li riguardano direttamente. In questo notiziario leggerete dell’alluvione ma troverete anche tanti articoli che parlano dei giovani e di progetti dei giovani e per i giovani. Nessun vero cambiamento, nessuna manutenzione del nostro mondo molto acciaccato, è possibile senza che loro ne siano i protagonisti.
Alessandro Ricci, Sindaco di Granarolo dell’Emilia
Oggi è la giornata internazionale della donna che molti definiscono festa della donna anche se di festa ha ben poco.
Sia una giornata di riflessione e soprattutto di impegno per tutta la comunità, per riaffermare senza se e senza ma che vanno condannate ogni forma di violenza fisica, psicologica che riguarda l’universo femminile, che i diritti delle donne non sono un momento di celebrazione periodica ma un impegno di tutti i giorni, che la parità sia un valore vero e non una affermazione da ripetere ogni momento, che le politiche di genere siano una costante e non una azione spot.
Come Amministrazione tanto abbiamo fatto, tanto stiamo facendo ma tantissimo c’è ancora da fare e quindi l’invito è anche a noi stessi, alle nostre azioni, al nostro agire quotidiano.
Sia una giornata di riflessione e soprattutto di impegno per tutta la comunità, per riaffermare senza se e senza ma che vanno condannate ogni forma di violenza fisica, psicologica che riguarda l’universo femminile, che i diritti delle donne non sono un momento di celebrazione periodica ma un impegno di tutti i giorni, che la parità sia un valore vero e non una affermazione da ripetere ogni momento, che le politiche di genere siano una costante e non una azione spot.
Come Amministrazione tanto abbiamo fatto, tanto stiamo facendo ma tantissimo c’è ancora da fare e quindi l’invito è anche a noi stessi, alle nostre azioni, al nostro agire quotidiano.
Alessandro Ricci
Non possiamo dire che non sia un Natale diverso dal solito quello che ci attende, e anche speciale.
Ci prepariamo tutti a festeggiare questa ricorrenza da atei, religiosi, o agnostici, non importa: ognuno lo vivrà secondo il proprio pensiero e i propri valori.
Ma questa modalità anomala non ci deve spaventare.
Viviamo un momento storico difficile, per certi versi irripetibile, e quindi anche le festività che ne fanno parte lo saranno, ma non per questo dobbiamo pensarle come meno felici.
La rinuncia a ciò che ci piace, a luoghi, incontri e tradizioni, che ci appartengono e soprattutto ci uniscono e ci fanno sentire vicini, ci pesa, ma proviamo a trasformare tutto questo, ridando significato al messaggio cristiano, anche per chi non crede, perché possa rappresentare un momento insolito di riflessione, dialogo con noi stessi e con chi sarà con noi, semplice e autentico, puntando all’essenziale e rifuggendo l’effimero. Può essere un modo di riappropriarci delle nostre tradizioni più antiche e riscoprire una forma nuova per vivere pienamente questo periodo.
Ci muoveremo meno, incontreremo meno persone, ci tuteleremo in attesa che tutto riprenda il suo corso. Facciamo in modo che anche questa sia una esperienza piena e gratificante, che sappia nutrirci e farci crescere.
E facciamolo nel nome della solidarietà, per chi è in difficoltà, contribuendo, ognuno nel nostro piccolo, a fare un ulteriore passo per risolvere presto questa emergenza, che interessa l’intero Pianeta.
Poniamoci come singola goccia di un mare più grande per unirci in propositi e azioni comuni, e tendere verso il rispetto e il bene di tutti.
Mascherina, sempre! Distanziamento, igienizzazione delle mani, rispetto delle regole, e pazienza. Facciamo con coscienza quanto è necessario per uscire presto da questo tunnel.
A questo proposito, vorrei rivolgere un pensiero particolare ai giovani che vedono limitate le loro possibilità di incontrarsi e di stare assieme, come è normale che sia per la loro età. Pensiamolo come un momento provvisorio, che passerà. Perché deve assolutamente finire. A loro abbiamo destinato anche la campagna di sensibilizzazione all’uso della mascherina, che abbiamo distribuito a 350 studenti e studentesse delle scuole medie, unitamente a una serie di appuntamenti social in collaborazione con l’Istituto Comprensivo per fare il punto assieme sul fronte Covid-19 (in foto il testimonial Fabio Farati@faffapix indossa la mascherina realizzata dal Comune con la grafica di Matteo Toselli@badacematte).
Da questo numero, istituiamo nuovamente la rubrica dedicata al Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze (CCRR), che d’ora in poi ci proporranno un articolo sul loro lavoro, sia di approfondimento che legato ai temi trattati nell’ambito dei loro progetti, che stanno proseguendo settimanalmente, seppur a distanza, fino a quando non sarà possibile riprendere gli incontri in presenza.
Mentre l’educativa di strada procede nel suo percorso, incontrando i gruppi informali giovanili del territorio per sollecitare la partecipazione dei ragazzi e delle ragazze alla res publica, raccogliendo le loro istanze su cui ragionare per qualificare sempre di più il paese, anche in virtù dei loro desideri e delle loro aspettative.
Siamo vigili, presenti, attenti, gestiamo l’emergenza e continuiamo a fare quello che è necessario per il nostro territorio, come a proposito del delicato tema dei rifiuti: in questo numero, infatti, ci occupiamo, attraverso uno ‘speciale’ - che potrete staccare e appendere nella bacheca condominiale - di fornire tutta una serie di utili e importanti informazioni, assieme alla guida su come conferire in maniera corretta ciò che scartiamo. E vedrete come nel 2019 la percentuale di raccolta differenziata abbia raggiunto l’’84,33%.
Ma restando sulla voce ambiente, ci siamo spinti oltre e abbiamo accolto il progetto ‘Byke to work - Azione A2’, che premia chi usa la bicicletta per andare al lavoro, tramite l’acquisizione di manifestazioni d’interesse da parte delle imprese che hanno sede nel territorio comunale per l’erogazione di contributi a sostegno dei propri dipendenti che la preferiscano al mezzo privato.
In questo modo, il bando punta a favorire la sostenibilità ambientale per uno stile di vita più consapevole e per sviluppare buone pratiche di prevenzione e salute della collettività.
Per quanto riguarda l’ambito sociale, invece, in questo numero diamo conto dell’utilizzo delle risorse raccolte nei mesi scorsi dai cittadini, a sostegno di chi versa in condizione di criticità, attraverso un bando che favorisce le persone attualmente senza lavoro a causa dell’emergenza e che non hanno ancora percepito la cassa integrazione; assieme ai buoni spesa rivolti alle categorie più bisognose che verranno dati nelle prossime settimane. Lavoro ordinario e straordinario che si fondono nella pratica quotidiana, volti a dare continuità agli obiettivi di mandato e a presidiare e intervenire, nello stesso tempo, sulla situazione pandemica.
E non possiamo, quindi, non raccontarvi dei volontari della protezione civile che, dopo l’impegno profuso la primavera scorsa con il servizio: Telefono Amico, hanno ripreso la loro attività per aiutare le persone in isolamento, facendole sentire meno sole, sbrigando per loro commissioni e consegnando la spesa a domicilio.
E da ultimo, ma non per importanza, vorrei abbracciare tutti i commercianti, gli esercizi e le attività che hanno così fortemente sofferto della situazione Covid-19, chi non si è risparmiato per portare avanti il proprio lavoro come meglio ha potuto, guardando davanti a sé con timore, ma cercando di non smarrire la fiducia, chi non ha lesinato gentilezza e sorrisi nonostante la grande preoccupazione di non farcela, chi è stato comunque al nostro fianco nei progetti messi in campo in questi mesi, anche se aveva il pensiero altrove ed energie da centellinare, ma ha scelto di partecipare, di esserci, di contribuire all’offerta rivolta a questa comunità mettendoci esperienze, valori e determinazione. Intendiamo essere con e per loro, vicini, attenti, e consapevoli del grande sforzo che stanno compiendo.
E ora vi lascio alla lettura delle ricche pagine di questo notiziario e con i miei migliori auguri di Buone Feste, perché siano all’insegna della serenità e del benessere, salutandovi con la battuta di un grande personaggio della cultura italiana che ci ha lasciato di recente:
«Com’era bello stare fra quella gente là/che si chiamava fammici pensare/ah si me lo ricordo/ umanità» (Gigi Proietti, “Un uomo sulla luna”, 1985)
Ci prepariamo tutti a festeggiare questa ricorrenza da atei, religiosi, o agnostici, non importa: ognuno lo vivrà secondo il proprio pensiero e i propri valori.
Ma questa modalità anomala non ci deve spaventare.
Viviamo un momento storico difficile, per certi versi irripetibile, e quindi anche le festività che ne fanno parte lo saranno, ma non per questo dobbiamo pensarle come meno felici.
La rinuncia a ciò che ci piace, a luoghi, incontri e tradizioni, che ci appartengono e soprattutto ci uniscono e ci fanno sentire vicini, ci pesa, ma proviamo a trasformare tutto questo, ridando significato al messaggio cristiano, anche per chi non crede, perché possa rappresentare un momento insolito di riflessione, dialogo con noi stessi e con chi sarà con noi, semplice e autentico, puntando all’essenziale e rifuggendo l’effimero. Può essere un modo di riappropriarci delle nostre tradizioni più antiche e riscoprire una forma nuova per vivere pienamente questo periodo.
Ci muoveremo meno, incontreremo meno persone, ci tuteleremo in attesa che tutto riprenda il suo corso. Facciamo in modo che anche questa sia una esperienza piena e gratificante, che sappia nutrirci e farci crescere.
E facciamolo nel nome della solidarietà, per chi è in difficoltà, contribuendo, ognuno nel nostro piccolo, a fare un ulteriore passo per risolvere presto questa emergenza, che interessa l’intero Pianeta.
Poniamoci come singola goccia di un mare più grande per unirci in propositi e azioni comuni, e tendere verso il rispetto e il bene di tutti.
Mascherina, sempre! Distanziamento, igienizzazione delle mani, rispetto delle regole, e pazienza. Facciamo con coscienza quanto è necessario per uscire presto da questo tunnel.
A questo proposito, vorrei rivolgere un pensiero particolare ai giovani che vedono limitate le loro possibilità di incontrarsi e di stare assieme, come è normale che sia per la loro età. Pensiamolo come un momento provvisorio, che passerà. Perché deve assolutamente finire. A loro abbiamo destinato anche la campagna di sensibilizzazione all’uso della mascherina, che abbiamo distribuito a 350 studenti e studentesse delle scuole medie, unitamente a una serie di appuntamenti social in collaborazione con l’Istituto Comprensivo per fare il punto assieme sul fronte Covid-19 (in foto il testimonial Fabio Farati@faffapix indossa la mascherina realizzata dal Comune con la grafica di Matteo Toselli@badacematte).
Da questo numero, istituiamo nuovamente la rubrica dedicata al Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze (CCRR), che d’ora in poi ci proporranno un articolo sul loro lavoro, sia di approfondimento che legato ai temi trattati nell’ambito dei loro progetti, che stanno proseguendo settimanalmente, seppur a distanza, fino a quando non sarà possibile riprendere gli incontri in presenza.
Mentre l’educativa di strada procede nel suo percorso, incontrando i gruppi informali giovanili del territorio per sollecitare la partecipazione dei ragazzi e delle ragazze alla res publica, raccogliendo le loro istanze su cui ragionare per qualificare sempre di più il paese, anche in virtù dei loro desideri e delle loro aspettative.
Siamo vigili, presenti, attenti, gestiamo l’emergenza e continuiamo a fare quello che è necessario per il nostro territorio, come a proposito del delicato tema dei rifiuti: in questo numero, infatti, ci occupiamo, attraverso uno ‘speciale’ - che potrete staccare e appendere nella bacheca condominiale - di fornire tutta una serie di utili e importanti informazioni, assieme alla guida su come conferire in maniera corretta ciò che scartiamo. E vedrete come nel 2019 la percentuale di raccolta differenziata abbia raggiunto l’’84,33%.
Ma restando sulla voce ambiente, ci siamo spinti oltre e abbiamo accolto il progetto ‘Byke to work - Azione A2’, che premia chi usa la bicicletta per andare al lavoro, tramite l’acquisizione di manifestazioni d’interesse da parte delle imprese che hanno sede nel territorio comunale per l’erogazione di contributi a sostegno dei propri dipendenti che la preferiscano al mezzo privato.
In questo modo, il bando punta a favorire la sostenibilità ambientale per uno stile di vita più consapevole e per sviluppare buone pratiche di prevenzione e salute della collettività.
Per quanto riguarda l’ambito sociale, invece, in questo numero diamo conto dell’utilizzo delle risorse raccolte nei mesi scorsi dai cittadini, a sostegno di chi versa in condizione di criticità, attraverso un bando che favorisce le persone attualmente senza lavoro a causa dell’emergenza e che non hanno ancora percepito la cassa integrazione; assieme ai buoni spesa rivolti alle categorie più bisognose che verranno dati nelle prossime settimane. Lavoro ordinario e straordinario che si fondono nella pratica quotidiana, volti a dare continuità agli obiettivi di mandato e a presidiare e intervenire, nello stesso tempo, sulla situazione pandemica.
E non possiamo, quindi, non raccontarvi dei volontari della protezione civile che, dopo l’impegno profuso la primavera scorsa con il servizio: Telefono Amico, hanno ripreso la loro attività per aiutare le persone in isolamento, facendole sentire meno sole, sbrigando per loro commissioni e consegnando la spesa a domicilio.
E da ultimo, ma non per importanza, vorrei abbracciare tutti i commercianti, gli esercizi e le attività che hanno così fortemente sofferto della situazione Covid-19, chi non si è risparmiato per portare avanti il proprio lavoro come meglio ha potuto, guardando davanti a sé con timore, ma cercando di non smarrire la fiducia, chi non ha lesinato gentilezza e sorrisi nonostante la grande preoccupazione di non farcela, chi è stato comunque al nostro fianco nei progetti messi in campo in questi mesi, anche se aveva il pensiero altrove ed energie da centellinare, ma ha scelto di partecipare, di esserci, di contribuire all’offerta rivolta a questa comunità mettendoci esperienze, valori e determinazione. Intendiamo essere con e per loro, vicini, attenti, e consapevoli del grande sforzo che stanno compiendo.
E ora vi lascio alla lettura delle ricche pagine di questo notiziario e con i miei migliori auguri di Buone Feste, perché siano all’insegna della serenità e del benessere, salutandovi con la battuta di un grande personaggio della cultura italiana che ci ha lasciato di recente:
«Com’era bello stare fra quella gente là/che si chiamava fammici pensare/ah si me lo ricordo/ umanità» (Gigi Proietti, “Un uomo sulla luna”, 1985)
Siamo positivi perché guardiamo avanti con coraggio e fiducia, che non significa non fare i conti con le tante difficoltà e con la complessità, non solo della ripartenza, ma del mondo nel quale viviamo e operiamo.
E un obiettivo su tutti: la scuola!
E un obiettivo su tutti: la scuola!
Siamo partiti il 14 settembre, docenti, studenti, personale Ata, servizi comunali pronti ai blocchi di partenza: un importante banco di prova per una sfida nuova, tutta da giocare. La scuola al centro, con tutte le energie che abbiamo in corpo perché sappia ridare i ritmi, la quotidianità, lo spessore, la formazione di vita, ancor prima che didattica, e quell’alta professionalità necessaria a un sapere che si è interrotto ma che deve ripartire più forte e spedito che mai.
E senza lasciare indietro nessuno, le fasce più deboli, i portatori di disabilità, chiunque possa attingere e offrire alla comunità il patrimonio necessario al proprio e altrui benessere.
Un esempio di fattiva collaborazione è la riproposizione del corso specialistico per ragazzi e ragazze con disturbi dello spettro autistico (DSA) sia per la primaria che per la secondaria di primo grado, grazie alla collaborazione con il Comitato dei genitori, la dirigente dell’Istituto comprensivo Assunta Diener e l’assessore Giorgia Morini. Il progetto consiste nell’utilizzo di pc per lavorare sulla sintesi vocale, le mappe concettuali e altri strumenti che permettano a questi studenti e studentesse di diventare sempre più autonomi nello studio e nella gestione dei compiti.
Ma come tutti avrete notato, anche l’edilizia scolastica sta subendo cambiamenti, con l’adeguamento sismico e strutturale degli spazi.
Questo è un modo, ma ce ne sono tanti altri in corso di attivazione, con cui possiamo aiutarci a superare questo complicato momento, facendo squadra: amministrazione comunale, famiglie, scuola, rete associativa e tutti i soggetti del territorio che possono contribuire al raggiungimento di obiettivi comuni.
Rafforzarci, sostenerci, affidarci, perché dalle competenze, idee e valori condivisi possa svilupparsi una comunità sempre più forte e coesa.
Questo editoriale ha per me un po’ il sapore del primo notiziario di questo mandato. Era pur sempre un avvio, anche se ero già stato sindaco e sono dalla nascita cittadino di Granarolo.
E adesso vivo la stessa idea di inizio, con nuove strade da percorrere, porte da aprire, ostacoli da aggirare quando si può, e scavalcare quando si deve. Con l’aggravante di questo delicato periodo da affrontare
con tutela, attenzione, accortezza nelle scelte, ponderazione, attesa, lucidità. Consapevole, come allora e sempre, della responsabilità che come primo cittadino mi spetta e che non intendo disattendere.
Ma io ragiono sul fatto che dalle difficoltà possano scaturire nuove opportunità e soluzioni insperate o non considerate prima, e con il vento in poppa, come si è soliti dire, procediamo a passi rapidi, facendo quanto è meglio e possibile per arginare e superare le criticità.
Questo notiziario, che esce ricco di pagine proprio per fare il punto sui tanti aspetti ‘caldi’ che ci interessano, offrirà informazioni, dati e la prospettiva che intendiamo dare alle nostre azioni, per cui non mi dilungo qui con altre considerazioni che sono ben rappresentate nei prossimi articoli.
Come per esempio l’appuntamento, a cui non abbiamo voluto rinunciare, con la tradizionale Granarolo in Festa, nella versione che l’emergenza Covid ci impone, ma per come dicevo prima, quando dalle criticità possono mergere nuove e interessanti occasioni, con una organizzazione singolare, ricca e a mio avviso molto innovativa, che ci ha permesso di intercettare realtà, magari meno conosciute, che con entusiasmo hanno accolto il nostro invito a esserci, e a fare conoscere le loro peculiarità, attraverso iniziative diverse e originali. Quindi mi raccomando: cercate sul territorio i volantini con il programma della festa, non perdete tempo e iscrivetevi alle attività che più vi piacciono. Sono convinto che avrete belle sorprese. Lo stesso vale per i due importanti appuntamenti autunnali che in ana- logo modo non abbiamo voluto perderci: la Festa della Storia, che ha ormai acquisito una valenza internazionale, a cui da anni partecipa il nostro Comune, e quest’anno con ben tre appuntamenti in presenza (potete vederne i dettagli in ultima pagina) e la seconda edizione delle settimane rosse, ideate l’anno scorso - assieme alle settimane tematiche dai diversi colori - dedicate alla lotta contro la violenza nei confronti delle donne. Rosso è il fil rouge che coniuga il dramma dei femminicidi, dei soprusi e abusi sulle donne, con la Festa della Storia, celebrata nello stesso periodo, che serba nel suo cammino il rosso del sangue per la difesa dei diritti e dei valori, e della passione per le battaglie etiche, sociali, culturali che caratterizzano il nostro presente. Mi congedo, quindi, con un saluto che rivolgo alle bambine e ai bambini, alle ragazze e ai ragazzi, alle loro famiglie e a ogni granarolese, con i migliori auspici di una ripresa cauta ma decisa, attenta ma dallo sguardo alto, perché alzare lo sguardo aiuta sempre a vedere… oltre!
E senza lasciare indietro nessuno, le fasce più deboli, i portatori di disabilità, chiunque possa attingere e offrire alla comunità il patrimonio necessario al proprio e altrui benessere.
Un esempio di fattiva collaborazione è la riproposizione del corso specialistico per ragazzi e ragazze con disturbi dello spettro autistico (DSA) sia per la primaria che per la secondaria di primo grado, grazie alla collaborazione con il Comitato dei genitori, la dirigente dell’Istituto comprensivo Assunta Diener e l’assessore Giorgia Morini. Il progetto consiste nell’utilizzo di pc per lavorare sulla sintesi vocale, le mappe concettuali e altri strumenti che permettano a questi studenti e studentesse di diventare sempre più autonomi nello studio e nella gestione dei compiti.
Ma come tutti avrete notato, anche l’edilizia scolastica sta subendo cambiamenti, con l’adeguamento sismico e strutturale degli spazi.
Questo è un modo, ma ce ne sono tanti altri in corso di attivazione, con cui possiamo aiutarci a superare questo complicato momento, facendo squadra: amministrazione comunale, famiglie, scuola, rete associativa e tutti i soggetti del territorio che possono contribuire al raggiungimento di obiettivi comuni.
Rafforzarci, sostenerci, affidarci, perché dalle competenze, idee e valori condivisi possa svilupparsi una comunità sempre più forte e coesa.
Questo editoriale ha per me un po’ il sapore del primo notiziario di questo mandato. Era pur sempre un avvio, anche se ero già stato sindaco e sono dalla nascita cittadino di Granarolo.
E adesso vivo la stessa idea di inizio, con nuove strade da percorrere, porte da aprire, ostacoli da aggirare quando si può, e scavalcare quando si deve. Con l’aggravante di questo delicato periodo da affrontare
con tutela, attenzione, accortezza nelle scelte, ponderazione, attesa, lucidità. Consapevole, come allora e sempre, della responsabilità che come primo cittadino mi spetta e che non intendo disattendere.
Ma io ragiono sul fatto che dalle difficoltà possano scaturire nuove opportunità e soluzioni insperate o non considerate prima, e con il vento in poppa, come si è soliti dire, procediamo a passi rapidi, facendo quanto è meglio e possibile per arginare e superare le criticità.
Questo notiziario, che esce ricco di pagine proprio per fare il punto sui tanti aspetti ‘caldi’ che ci interessano, offrirà informazioni, dati e la prospettiva che intendiamo dare alle nostre azioni, per cui non mi dilungo qui con altre considerazioni che sono ben rappresentate nei prossimi articoli.
Come per esempio l’appuntamento, a cui non abbiamo voluto rinunciare, con la tradizionale Granarolo in Festa, nella versione che l’emergenza Covid ci impone, ma per come dicevo prima, quando dalle criticità possono mergere nuove e interessanti occasioni, con una organizzazione singolare, ricca e a mio avviso molto innovativa, che ci ha permesso di intercettare realtà, magari meno conosciute, che con entusiasmo hanno accolto il nostro invito a esserci, e a fare conoscere le loro peculiarità, attraverso iniziative diverse e originali. Quindi mi raccomando: cercate sul territorio i volantini con il programma della festa, non perdete tempo e iscrivetevi alle attività che più vi piacciono. Sono convinto che avrete belle sorprese. Lo stesso vale per i due importanti appuntamenti autunnali che in ana- logo modo non abbiamo voluto perderci: la Festa della Storia, che ha ormai acquisito una valenza internazionale, a cui da anni partecipa il nostro Comune, e quest’anno con ben tre appuntamenti in presenza (potete vederne i dettagli in ultima pagina) e la seconda edizione delle settimane rosse, ideate l’anno scorso - assieme alle settimane tematiche dai diversi colori - dedicate alla lotta contro la violenza nei confronti delle donne. Rosso è il fil rouge che coniuga il dramma dei femminicidi, dei soprusi e abusi sulle donne, con la Festa della Storia, celebrata nello stesso periodo, che serba nel suo cammino il rosso del sangue per la difesa dei diritti e dei valori, e della passione per le battaglie etiche, sociali, culturali che caratterizzano il nostro presente. Mi congedo, quindi, con un saluto che rivolgo alle bambine e ai bambini, alle ragazze e ai ragazzi, alle loro famiglie e a ogni granarolese, con i migliori auspici di una ripresa cauta ma decisa, attenta ma dallo sguardo alto, perché alzare lo sguardo aiuta sempre a vedere… oltre!
Il tempo di essere giovani è qui e ora, è un carpe diem costante, in continuo movimento: un fermento di giorni, di istanti da vivere, come se davvero non ci fosse un domani.
Ma un domani, c’è, per fortuna, ed è il frutto dell’oggi, delle scelte, delle
decisioni e, ahimé!, anche degli sbagli.
Ciò che si è domani è stato progettato scientemente o meno oggi; se si è
stati svegli e saggi: gettando buone basi - anche se la fortuna gioca la sua
parte - se si è stati poco accorti e sbadati, accorgendoci quando ormai è
troppo tardi che la vita si è presa gioco di noi e ci ha fregati.
Cosa voglio dire? Che essere giovani è un’esperienza spesso affascinante,
unica, irripetibile, ma se la si è vissuta bene e con responsabilità.
Anche il divertimento si completa e amplifica se lo si agisce con maturità,
senza necessariamente smarrire quel
pizzico di follia che dà sale e creatività a idee e azioni.
Ma se essere giovani per alcuni è sfidare la sorte, sbarrando con un gruppo di amici in bicicletta la strada a un
auto che sopraggiunge per vedere
chi è più forte e rinuncia allo scontro,
o attraversare un parco con l’auto
rischiando di investire un bambino,
allora qualcosa è andato storto in
quelle menti, perché se queste azioni vengono scambiate per una dimostrazione di forza, superiorità o per
affermare la propria leadership, allora non ci siamo, e ci troviamo invece
immersi nella più grande stupidità,
nel tentativo di volere scambiare prove di coraggio, e la sfida alla comunità e alle forze dell’ordine con qualcosa che scimmiotta e riproduce atti
molto gravi, che nulla hanno a che vedere con il dimostrare di essere grandi.
Perché questo è ciò che è accaduto nella nostra realtà, di recente. E che a
esserne protagonisti siano stati dei ragazzi mette veramente tristezza,
perché io credo che gli anni dei giovani possano essere vissuti molto
meglio.
Pensare che l’estate che ci attende, dopo mesi di limitazioni domestiche
per l’emergenza che ci ha coinvolti tutti, richiami episodi di tale pochezza,
anziché produrre energia ‘pulita’ da scorie di sciocchezze e bravate da
quattro soldi, e libertà da viversi, divertendosi senza volere fare e farsi del
male, è qualcosa di davvero inconcepibile, anche perché è una sfida puerile e fine a se stessa.
Che questa amministrazione appena insediata abbia messo tra le sue
priorità le politiche giovanili, attivando un servizio di educativa di strada e
ripensando con una formula nuova al CCRR (consiglio comunale delle
ragazze e dei ragazzi), rivela la grande attenzione posta da subito al
mondo giovanile, alle sue criticità e a mettere in evidenza le sue tante
qualità e prerogative. Nel primo caso siamo partiti a febbraio, convertendo le uscite sul territorio in uno sportello d’ascolto per i ragazzi in difficoltà durante il lockdown e riattivandoci proprio in queste settimane, mentre il CCRR che la chiusura delle scuole per l’emergenza aveva bloccato,
ripartirà con il loro riavvio autunnale. Si tratta di due percorsi distinti, ma
intrecciati in virtù dell’età dei ragazzi coinvolti, che si troveranno a vivere
entrambe le esperienze (l’educativa di strada si rivolge alla fascia 14-20
anni, il CCRR al target delle scuole medie), dando vita a progetti concreti
e in divenire. Dopo una prima fase di ‘mappatura’ del territorio, finalizzata a comprendere le peculiarità dei gruppi informali, delle compagnie, dei
luoghi di incontro, delle modalità e delle passioni che li caratterizzano,
l’educativa di strada lavorerà per gettare le basi di un percorso che promuova l’agio e intervenga nelle situazioni di difficoltà, attingendo dalle
immense risorse che ogni giovane serba in sé, valorizzandole, facendone
tesoro e convogliandole in progetti belli e importanti sia per il giovane che
per la comunità a cui appartiene.
Questo è l’assunto da cui la giunta comunale è voluta partire e il cardine
su cui gli educatori andranno a sviluppare la relazione con la realtà giovanile granarolese.
Il CCRR invece lavorerà attraverso progetti partecipati, di coinvolgimento
e conoscenza della realtà sociale, culturale e istituzionale nella quale
vivono, per costruire assieme percorsi e proposte migliorativi per i nostri
adolescenti, concentrandosi su ciò che serve oggi ai giovani di Granarolo
per stare bene nel proprio paese ed esserne parte attiva.
Gli educatori che lavoreranno sul territorio perseguendo assieme all’amministrazione comunale questi obiettivi saranno ‘alleati e complici’ dei
giovani, raccoglieranno le loro istanze, le convoglieranno attraverso
modalità e forme condivise in proposte realizzabili, costruendo una
forma di scambio proficuo con il comune per rendere concreti i desideri
degli under venti.
Questo tenace percorso che stiamo mettendo assieme con tutte le nostre
forze, idee e contributi, però, non si sostituirà mai all’azione decisa che
intendiamo mantenere verso ogni
forma di reato e azione illegale e
scorretta. E su questo fronte gli
agenti di polizia locale e i Carabinieri
vigileranno con la consueta attenzione e professionalità.
Perché, come è accaduto nelle settimane scorse, buttare a terra le transenne in piazza 8 marzo usate per
delimitare il mercato del sabato non
verrà mai trascurato o sostituito da
un percorso di ascolto e comprensione dei fatti. Si agirà certamente per
capire perché e come provvedere,
ma non verrà meno il presidio del
territorio per intercettare e prevenire cattive azioni e vandalismi.
In un’estate da vivere e godere, ma più in generale, nella splendida stagione giovanile, vorrei con tutto il cuore suggerire ai ragazzi e alle ragazze di non sprecarlo questo tempo così prezioso, di averne cura, di avere
cura di sé e degli altri, per usare il celebre motto di Don Milani: “I care:
me ne importa, mi sta a cuore”. Questo sento per i giovani, questo vorrei
che i giovani sentissero per la loro vita, il loro futuro, la loro comunità.
Perché una comunità ha bisogno delle loro idee e delle loro migliori e più
preziose energie.
E nel farlo proporrei un paio di auricolari alle orecchie, e “Time” dei Pink
Floyd, a tutto volume per dare avvio a una vera estate calda, di divertimento e svago, di quelle che possono rivelarsi uniche e irripetibili, ma
solo sapendola vivere nella giusta maniera…
Alessandro Ricci
sindaco
“Ticchettano via i momenti di un giorno noioso
sciupi e sprechi le ore senza curartene
Mentre vaghi nello stesso pezzo di terra della tua città
aspettando qualcuno o qualcosa che ti mostri la via.
Stanco di stenderti al sole
stai a casa a guardare la pioggia
Sei giovane e la vita è lunga
c'è tempo da perdere oggi
E poi un giorno scopri
che ti sei lasciato dietro dieci anni
Nessuno ti ha detto che dovevi correre
E non hai sentito la pistola dello starter
E corri, corri per raggiungere il sole
Ma il sole sta tramontando
E sta facendo il giro per riapparire di nuovo dietro di te
Il sole è lo stesso, relativamente parlando,
ma tu sei più vecchio
più corto di respiro e di un giorno più vicino alla morte"
Ma un domani, c’è, per fortuna, ed è il frutto dell’oggi, delle scelte, delle
decisioni e, ahimé!, anche degli sbagli.
Ciò che si è domani è stato progettato scientemente o meno oggi; se si è
stati svegli e saggi: gettando buone basi - anche se la fortuna gioca la sua
parte - se si è stati poco accorti e sbadati, accorgendoci quando ormai è
troppo tardi che la vita si è presa gioco di noi e ci ha fregati.
Cosa voglio dire? Che essere giovani è un’esperienza spesso affascinante,
unica, irripetibile, ma se la si è vissuta bene e con responsabilità.
Anche il divertimento si completa e amplifica se lo si agisce con maturità,
senza necessariamente smarrire quel
pizzico di follia che dà sale e creatività a idee e azioni.
Ma se essere giovani per alcuni è sfidare la sorte, sbarrando con un gruppo di amici in bicicletta la strada a un
auto che sopraggiunge per vedere
chi è più forte e rinuncia allo scontro,
o attraversare un parco con l’auto
rischiando di investire un bambino,
allora qualcosa è andato storto in
quelle menti, perché se queste azioni vengono scambiate per una dimostrazione di forza, superiorità o per
affermare la propria leadership, allora non ci siamo, e ci troviamo invece
immersi nella più grande stupidità,
nel tentativo di volere scambiare prove di coraggio, e la sfida alla comunità e alle forze dell’ordine con qualcosa che scimmiotta e riproduce atti
molto gravi, che nulla hanno a che vedere con il dimostrare di essere grandi.
Perché questo è ciò che è accaduto nella nostra realtà, di recente. E che a
esserne protagonisti siano stati dei ragazzi mette veramente tristezza,
perché io credo che gli anni dei giovani possano essere vissuti molto
meglio.
Pensare che l’estate che ci attende, dopo mesi di limitazioni domestiche
per l’emergenza che ci ha coinvolti tutti, richiami episodi di tale pochezza,
anziché produrre energia ‘pulita’ da scorie di sciocchezze e bravate da
quattro soldi, e libertà da viversi, divertendosi senza volere fare e farsi del
male, è qualcosa di davvero inconcepibile, anche perché è una sfida puerile e fine a se stessa.
Che questa amministrazione appena insediata abbia messo tra le sue
priorità le politiche giovanili, attivando un servizio di educativa di strada e
ripensando con una formula nuova al CCRR (consiglio comunale delle
ragazze e dei ragazzi), rivela la grande attenzione posta da subito al
mondo giovanile, alle sue criticità e a mettere in evidenza le sue tante
qualità e prerogative. Nel primo caso siamo partiti a febbraio, convertendo le uscite sul territorio in uno sportello d’ascolto per i ragazzi in difficoltà durante il lockdown e riattivandoci proprio in queste settimane, mentre il CCRR che la chiusura delle scuole per l’emergenza aveva bloccato,
ripartirà con il loro riavvio autunnale. Si tratta di due percorsi distinti, ma
intrecciati in virtù dell’età dei ragazzi coinvolti, che si troveranno a vivere
entrambe le esperienze (l’educativa di strada si rivolge alla fascia 14-20
anni, il CCRR al target delle scuole medie), dando vita a progetti concreti
e in divenire. Dopo una prima fase di ‘mappatura’ del territorio, finalizzata a comprendere le peculiarità dei gruppi informali, delle compagnie, dei
luoghi di incontro, delle modalità e delle passioni che li caratterizzano,
l’educativa di strada lavorerà per gettare le basi di un percorso che promuova l’agio e intervenga nelle situazioni di difficoltà, attingendo dalle
immense risorse che ogni giovane serba in sé, valorizzandole, facendone
tesoro e convogliandole in progetti belli e importanti sia per il giovane che
per la comunità a cui appartiene.
Questo è l’assunto da cui la giunta comunale è voluta partire e il cardine
su cui gli educatori andranno a sviluppare la relazione con la realtà giovanile granarolese.
Il CCRR invece lavorerà attraverso progetti partecipati, di coinvolgimento
e conoscenza della realtà sociale, culturale e istituzionale nella quale
vivono, per costruire assieme percorsi e proposte migliorativi per i nostri
adolescenti, concentrandosi su ciò che serve oggi ai giovani di Granarolo
per stare bene nel proprio paese ed esserne parte attiva.
Gli educatori che lavoreranno sul territorio perseguendo assieme all’amministrazione comunale questi obiettivi saranno ‘alleati e complici’ dei
giovani, raccoglieranno le loro istanze, le convoglieranno attraverso
modalità e forme condivise in proposte realizzabili, costruendo una
forma di scambio proficuo con il comune per rendere concreti i desideri
degli under venti.
Questo tenace percorso che stiamo mettendo assieme con tutte le nostre
forze, idee e contributi, però, non si sostituirà mai all’azione decisa che
intendiamo mantenere verso ogni
forma di reato e azione illegale e
scorretta. E su questo fronte gli
agenti di polizia locale e i Carabinieri
vigileranno con la consueta attenzione e professionalità.
Perché, come è accaduto nelle settimane scorse, buttare a terra le transenne in piazza 8 marzo usate per
delimitare il mercato del sabato non
verrà mai trascurato o sostituito da
un percorso di ascolto e comprensione dei fatti. Si agirà certamente per
capire perché e come provvedere,
ma non verrà meno il presidio del
territorio per intercettare e prevenire cattive azioni e vandalismi.
In un’estate da vivere e godere, ma più in generale, nella splendida stagione giovanile, vorrei con tutto il cuore suggerire ai ragazzi e alle ragazze di non sprecarlo questo tempo così prezioso, di averne cura, di avere
cura di sé e degli altri, per usare il celebre motto di Don Milani: “I care:
me ne importa, mi sta a cuore”. Questo sento per i giovani, questo vorrei
che i giovani sentissero per la loro vita, il loro futuro, la loro comunità.
Perché una comunità ha bisogno delle loro idee e delle loro migliori e più
preziose energie.
E nel farlo proporrei un paio di auricolari alle orecchie, e “Time” dei Pink
Floyd, a tutto volume per dare avvio a una vera estate calda, di divertimento e svago, di quelle che possono rivelarsi uniche e irripetibili, ma
solo sapendola vivere nella giusta maniera…
Alessandro Ricci
sindaco
“Ticchettano via i momenti di un giorno noioso
sciupi e sprechi le ore senza curartene
Mentre vaghi nello stesso pezzo di terra della tua città
aspettando qualcuno o qualcosa che ti mostri la via.
Stanco di stenderti al sole
stai a casa a guardare la pioggia
Sei giovane e la vita è lunga
c'è tempo da perdere oggi
E poi un giorno scopri
che ti sei lasciato dietro dieci anni
Nessuno ti ha detto che dovevi correre
E non hai sentito la pistola dello starter
E corri, corri per raggiungere il sole
Ma il sole sta tramontando
E sta facendo il giro per riapparire di nuovo dietro di te
Il sole è lo stesso, relativamente parlando,
ma tu sei più vecchio
più corto di respiro e di un giorno più vicino alla morte"
Ripartiamo, anche se a dire il vero non ci siamo mai fermati. Ripartiamo diversamente, dopo che ogni cittadino che ha vissuto questi mesi difficili senza arrendersi, ha ripensato se stesso, il proprio lavoro e la propria vita. Attività professionali cessate da un giorno all’altro, abitudini spazzate via nel giro di poche ore, amicizie, relazioni, scambi, abbracci: interrotti. Siamo entrati dentro una bolla, piena di incertezza, dentro qualcosa di nuovo e inaspettato che ci ha messo in allarme, ponendoci a contatto con le nostre paure e i nostri punti deboli, ma anche con ciò che di più forte e resistente salta fuori quando serve. Abbiamo accettato, accolto, rispettato ciò che ci veniva detto di fare per preservare la nostra salute e quella dei nostri cari, ma anche di estranei più fragili, dentro un senso di appartenenza più profondo che ha dato nuovi significati alla parola comunità. Ed è stato bello e importante vedere giorno dopo giorno tanti cittadini fare squadra, lottare, condividere, stringendosi in un abbraccio a distanza e continuando ognuno a fare la propria parte. E lasciatemi dire che sono fiero di come, con dignità e consapevolezza, questa realtà ha saputo rispondere alle difficoltà.
È stata per tutti noi una sfida nuova, con strumenti in un primo tempo scarsi, e scarse conoscenze, che abbiamo acquisito lungo il cammino, attrezzandoci con i mezzi di cui disponevamo per fronteggiare le situazione critiche e dove possibile prevenirle. E tanti cittadini, ma davvero tanti, hanno fatto la loro parte, assieme agli instancabili e fondamentali volontari della nostra Protezione civile, grazie alla dedizione e solerzia della Pro-Loco e delle altre associazioni, che si sono messi da subito a disposizione per aiutare chi aveva bisogno. E la cosa incredibile è che ognuno di loro ringraziava della possibilità che gli si offriva e di potersi rendere utili. E questo al di là di inevitabili e a volte sterili polemiche e strumentalizzazioni, è davvero ciò che conta, e che pone al centro la sostanza di cui è fatta una comunità.
Oggi riacquistiamo pian piano i nostri spazi, le nostre libertà, allargando il perimetro dentro cui ci siamo dovuti richiudere, e intravediamo la riconquista delle cose che più ci sono mancate. Ma tre restano le parole chiave di cui fare tesoro e strumento per la ripresa: prudenza, fiducia e sostegno. La prima è rivolta alla capacità di ognuno di sapere valutare bene i rischi legati a comportamenti scorretti di questa graduale riapertura, anche se ancora esigua in termini di socialità, che viviamo ancora a distanza. La seconda è non perdere la fiducia e guardare avanti con la speranza di farcela, e farcela bene, la terza è sapere che non intendiamo lasciare solo nessuno, e che l’amministrazione comunale è già da tempo in campo per trovare le forme migliori per sostenere il tessuto connettivo di questo paese, le persone più fragili, le imprese e le attività commerciali perché sappiano risollevarsi al più presto.
Sappiamo che potremo incontrare degli ostacoli, che potremo cadere, ma che come diceva Confucio, sta nella capacità di rialzarsi la forza dell’essere umano, non in quella di evitare la caduta. E in qualche modo ce la faremo, con l’apporto di tutti, a vincere questa sfida, non solo registrando meno perdite possibili, in termini di vite umane, ma anche occupazionali, economiche e psicologiche. E dobbiamo essere capaci di garantire la tenuta del tessuto sociale della comunità, in tutti i suoi aspetti: relazionali, solidali, costruttivi. Il recupero della nostra libertà deve essere intesa in maniera collettiva, e le istituzioni, come diceva Pasolini, essere un luogo generativo e di espansione, dove si creano nuove libertà.
COSA ABBIAMO FATTO E COSA STIAMO FACENDO
Telefono amico: in tre mesi, 2500 telefonate, con un periodo iniziale di 200 al giorno, per gestire passaggi di ricette, tenere compagnia a chi era solo, intercettando e segnalando persone ai servizi sociali per un ulteriore supporto, ma anche provvedendo ad effettuare il pagamento di bollettini postali, ricariche telefoniche, la spesa, recupero dell’immondizia, di medicinali presso le strutture ospedaliere per coloro che non potevano muoversi da casa. Distribuzione dei buoni spesa e delle mascherine, selezionando chi aveva la priorità di un aiuto economico elargito dal Governo e organizzando la consegna a casa, per due volte, delle mascherine messe a disposizione dalla Regione. La cifra raccolta dai granarolesi è circa 23.000 euro per dare ulteriore respiro a chi ne ha bisogno.
L’officina delle GRAN idee ha permesso ai bambini delle scuole di restare in contatto con le proprie educatrici e insegnanti attraverso attività, laboratori e un dialogo ininterrotto. T-Ascolto, lo ‘sportello telefonico’ rivolto ai ragazzi dai 14 ai 20 anni per supportarli e ascoltarli in questo difficile momento di isolamento da amici e abitudini all’aperto. A completamento dello sportello d’ascolto istituito dalla scuola per la fascia d’età fino alle medie, ed entrambi aperti al dialogo anche con genitori e famiglie sulle problematiche legate al periodo di forzata convivenza e condivisione di spazi comuni, spesso ristretti, in cui lavorare e studiare. Granarulez un nuovo spazio di progettazione artistica e creativa rivolta ai giovani che ha preso avvio in queste settimane. Guardiamo Avanti, il tavolo di confronto sulle imprese, che prevede tre gruppi di lavoro impegnati a costruire sinergie e strategie efficaci per fare ripartire l’economia locale e le imprese. Lavoro Prossimo, percorso conoscitivo, attraverso un ciclo di incontri webinar dedicati a chi si avvicina al mondo del lavoro o a chi desidera aprirsi a nuove opportunità lavorative. E tante altre cose che potete vedere nelle pagine del Notiziario.
Questo è il mese di Verdevolo, non ce lo siamo scordati. La manifestazione dedicata all’ambiente ci attende con una formula necessariamente diversa: l’avremmo ripensata e rilanciata, ma così lo facciamo immergendola dentro questo strano momento, traendo da esso nuovi spunti, inediti angoli prospettici, e dando spazio a nuove riflessioni per creare legami ancora più profondi con il nostro territorio! Lo facciamo partendo dai bambini a cui vorremmo regalare presto una boccata d’aria fresca, dopo tanta ‘clausura’, loro che più di tutti gli altri hanno sofferto per questa reclusione forzata, faticando a volte a comprenderla pienamente. Assieme ai nostri gruppi giovanili, alle associazioni, ai cittadini e a vari soggetti del territorio costruiremo una narrazione che pone al centro l’ambiente, attraverso scorci fotografici, tutorial per apprendere, contributi dalle scuole, chiuse ma attive e presenti, ricette, consigli: altre forme per unirci, via social, senza pic nic e incontri, ma come se fossimo al parco di Verdevolo, sotto le chiome dei suoi splendidi platani, pioppi, aceri e ippocastani. E sono certo che se ci impegniamo sapremo sentirne i profumi e la frescura rigenerante delle loro fronde.
Concludo con un saluto e un ringraziamento speciale alle Forze dell’Ordine che ci hanno affiancato in questi duri mesi con impegno e professionalità, e che continueranno a farlo: alla stazione dei Carabinieri, con il maresciallo Angelo Strappato e i suoi agenti e alla Polizia Locale con il comandante Luca Tassoni e i vigili che hanno garantito la sicurezza del nostro territorio. Grazie a tutti … e avanti tutta!
Alessandro Ricci
È stata per tutti noi una sfida nuova, con strumenti in un primo tempo scarsi, e scarse conoscenze, che abbiamo acquisito lungo il cammino, attrezzandoci con i mezzi di cui disponevamo per fronteggiare le situazione critiche e dove possibile prevenirle. E tanti cittadini, ma davvero tanti, hanno fatto la loro parte, assieme agli instancabili e fondamentali volontari della nostra Protezione civile, grazie alla dedizione e solerzia della Pro-Loco e delle altre associazioni, che si sono messi da subito a disposizione per aiutare chi aveva bisogno. E la cosa incredibile è che ognuno di loro ringraziava della possibilità che gli si offriva e di potersi rendere utili. E questo al di là di inevitabili e a volte sterili polemiche e strumentalizzazioni, è davvero ciò che conta, e che pone al centro la sostanza di cui è fatta una comunità.
Oggi riacquistiamo pian piano i nostri spazi, le nostre libertà, allargando il perimetro dentro cui ci siamo dovuti richiudere, e intravediamo la riconquista delle cose che più ci sono mancate. Ma tre restano le parole chiave di cui fare tesoro e strumento per la ripresa: prudenza, fiducia e sostegno. La prima è rivolta alla capacità di ognuno di sapere valutare bene i rischi legati a comportamenti scorretti di questa graduale riapertura, anche se ancora esigua in termini di socialità, che viviamo ancora a distanza. La seconda è non perdere la fiducia e guardare avanti con la speranza di farcela, e farcela bene, la terza è sapere che non intendiamo lasciare solo nessuno, e che l’amministrazione comunale è già da tempo in campo per trovare le forme migliori per sostenere il tessuto connettivo di questo paese, le persone più fragili, le imprese e le attività commerciali perché sappiano risollevarsi al più presto.
Sappiamo che potremo incontrare degli ostacoli, che potremo cadere, ma che come diceva Confucio, sta nella capacità di rialzarsi la forza dell’essere umano, non in quella di evitare la caduta. E in qualche modo ce la faremo, con l’apporto di tutti, a vincere questa sfida, non solo registrando meno perdite possibili, in termini di vite umane, ma anche occupazionali, economiche e psicologiche. E dobbiamo essere capaci di garantire la tenuta del tessuto sociale della comunità, in tutti i suoi aspetti: relazionali, solidali, costruttivi. Il recupero della nostra libertà deve essere intesa in maniera collettiva, e le istituzioni, come diceva Pasolini, essere un luogo generativo e di espansione, dove si creano nuove libertà.
COSA ABBIAMO FATTO E COSA STIAMO FACENDO
Telefono amico: in tre mesi, 2500 telefonate, con un periodo iniziale di 200 al giorno, per gestire passaggi di ricette, tenere compagnia a chi era solo, intercettando e segnalando persone ai servizi sociali per un ulteriore supporto, ma anche provvedendo ad effettuare il pagamento di bollettini postali, ricariche telefoniche, la spesa, recupero dell’immondizia, di medicinali presso le strutture ospedaliere per coloro che non potevano muoversi da casa. Distribuzione dei buoni spesa e delle mascherine, selezionando chi aveva la priorità di un aiuto economico elargito dal Governo e organizzando la consegna a casa, per due volte, delle mascherine messe a disposizione dalla Regione. La cifra raccolta dai granarolesi è circa 23.000 euro per dare ulteriore respiro a chi ne ha bisogno.
L’officina delle GRAN idee ha permesso ai bambini delle scuole di restare in contatto con le proprie educatrici e insegnanti attraverso attività, laboratori e un dialogo ininterrotto. T-Ascolto, lo ‘sportello telefonico’ rivolto ai ragazzi dai 14 ai 20 anni per supportarli e ascoltarli in questo difficile momento di isolamento da amici e abitudini all’aperto. A completamento dello sportello d’ascolto istituito dalla scuola per la fascia d’età fino alle medie, ed entrambi aperti al dialogo anche con genitori e famiglie sulle problematiche legate al periodo di forzata convivenza e condivisione di spazi comuni, spesso ristretti, in cui lavorare e studiare. Granarulez un nuovo spazio di progettazione artistica e creativa rivolta ai giovani che ha preso avvio in queste settimane. Guardiamo Avanti, il tavolo di confronto sulle imprese, che prevede tre gruppi di lavoro impegnati a costruire sinergie e strategie efficaci per fare ripartire l’economia locale e le imprese. Lavoro Prossimo, percorso conoscitivo, attraverso un ciclo di incontri webinar dedicati a chi si avvicina al mondo del lavoro o a chi desidera aprirsi a nuove opportunità lavorative. E tante altre cose che potete vedere nelle pagine del Notiziario.
Questo è il mese di Verdevolo, non ce lo siamo scordati. La manifestazione dedicata all’ambiente ci attende con una formula necessariamente diversa: l’avremmo ripensata e rilanciata, ma così lo facciamo immergendola dentro questo strano momento, traendo da esso nuovi spunti, inediti angoli prospettici, e dando spazio a nuove riflessioni per creare legami ancora più profondi con il nostro territorio! Lo facciamo partendo dai bambini a cui vorremmo regalare presto una boccata d’aria fresca, dopo tanta ‘clausura’, loro che più di tutti gli altri hanno sofferto per questa reclusione forzata, faticando a volte a comprenderla pienamente. Assieme ai nostri gruppi giovanili, alle associazioni, ai cittadini e a vari soggetti del territorio costruiremo una narrazione che pone al centro l’ambiente, attraverso scorci fotografici, tutorial per apprendere, contributi dalle scuole, chiuse ma attive e presenti, ricette, consigli: altre forme per unirci, via social, senza pic nic e incontri, ma come se fossimo al parco di Verdevolo, sotto le chiome dei suoi splendidi platani, pioppi, aceri e ippocastani. E sono certo che se ci impegniamo sapremo sentirne i profumi e la frescura rigenerante delle loro fronde.
Concludo con un saluto e un ringraziamento speciale alle Forze dell’Ordine che ci hanno affiancato in questi duri mesi con impegno e professionalità, e che continueranno a farlo: alla stazione dei Carabinieri, con il maresciallo Angelo Strappato e i suoi agenti e alla Polizia Locale con il comandante Luca Tassoni e i vigili che hanno garantito la sicurezza del nostro territorio. Grazie a tutti … e avanti tutta!
Alessandro Ricci
Le notizie di questi giorni relative ai nuovi casi di contagi in alcune regioni italiane tra cui la nostra e le conseguenti misure cautelative imposte dall’Ordinanza emanata dalla Regione Emilia-Romagna, mi inducono a introdurre in questo editoriale - che era già pronto assieme al notiziario di marzo ad andare in stampa - una premessa legata alla situazione di emergenza che si è venuta a creare allo scopo di fornirvi le informazioni più utili per affrontare questo momento.
Parlo di premessa non per ridurre l’importanza che stiamo dando tutti al contenimento delle situazioni che possono generare una diffusione massiva del virus, ma perché abbiamo scelto comunque di preservare la linea editoriale, i contenuti e gli eventi dedicati ai prossimi mesi, nell’ottica che dall’uscita di questo notiziario si possa via via riprendere il normale assetto organizzativo, confermando tutti gli appuntamenti su cui abbiamo lavorato e da proporre ai nostri cittadini.
In ottemperanza dell’Ordinanza che fino al primo marzo ha imposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e dei luoghi dove si svolgono attività associative e ricreative, l’amministrazione comunale di Granarolo del’Emilia ha scelto in coerenza con le indicazioni di prudenza e tutela della comunità, di chiudere anche il centro diurno per anziani e i centri sociali e civici, data l’età dell’utenza particolarmente delicata nel fronteggiare una eventuale malattia, la biblioteca comunale per evitare una affluenza più numerosa, anche in virtù delle scuole chiuse che possa diffondere più facilmente il virus, attenendoci alle indicazioni generali in materia di contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Il nostro Comune è in costante raccordo con la Regione, la Prefettura, l’Ausl, le forze dell’ordine e la scuola per monitorare la situazione e approntare le dovute misure di prevenzione e protezione. Di giorno in giorno potremo modificare le limitazioni, in maniera più o meno restrittiva a seconda dell’evolversi del quadro generale.
Vi invitiamo a consultare il sito web www.comune.granarolo-dellemilia.bo.it che riporterà aggiornamenti costanti e utili per sapere come muovervi meglio nel territorio, e per chi non ha possibilità di accesso ai social media, in caso di dubbi o timori, a scrivere a: segr.sindaco@comune.granarolo-dellemilia.bo.it Ricordo inoltre il numero verde regionale: 800033033 da contattare in caso di febbre, tosse e se si è tornati dalla Cina da meno di 14 giorni.
Gli uffici comunali sono esclusi dalle restrizioni dell’Ordinanza e resteranno aperti. Come per una normale influenza di stagione, chiediamo di accedervi solo per urgenze e scadenze, così da evitare eventuali contagi legati allo stazionare in luoghi chiusi e circoscritti di più persone.
Attenetevi alle disposizioni emanate per potere affrontare nel migliore modo possibile questo passaggio, per il resto continuate a vivere con scrupolo e attenzione, senza allarmismi. Da parte nostra ci sarà il massimo impegno per darvi tutte le informazioni in tempo reale utili a superare al più presto questa emergenza.
E ora vi lascio nelle ‘mani’ del notiziario di marzo, preparato per voi perché possiate vivere al meglio il nostro paese.
Insieme ai rappresentanti dei quattro gruppi del Consiglio comunale abbiamo deciso di procedere con la pubblicazione di questo numero, pur nel periodo di silenzio previsto in vista del referendum costituzionale del prossimo 29 marzo, con l’impegno di evitare qualsiasi posizione riferibile al referendum. Dopo lo stop della comunicazione dovuto al voto regionale del 26 gennaio abbiamo ritenuto che informare i cittadini su quanto accade a Granarolo fosse necessario, ancora di più per dare conto delle misure, ad oggi adottate, che riguardano il nostro territorio. Ovviamente attendiamo gli sviluppi dei prossimi giorni per aggiornare o fare slittare alcune iniziative, qualora si reputi ancora importante per un po’ evitare situazioni troppo affollate. Anche su questo restate collegati al sito e alla pagina Facebook Città di Granarolo dell’Emilia.
Piedi a terra, sguardo alto: le sfide importanti si affrontano così!
Teniamo i piedi ben piantati a terra in tema di sicurezza, tutela, manutenzione del territorio, e lavoriamo garantendo valori forti che siano parte attiva della comunità, del vissuto quotidiano dei nostri cittadini e in particolare dei nostri giovani. Ma ugualmente alziamo lo sguardo, perché intendiamo volare alto, come fanno gli uccelli che abbiamo scelto a immagine della nostra prima rassegna di poesia, dal titolo “Porta ogni giorno un po’ di meraviglia”: “tanta roba”, potremmo dire in gergo, ma sostanziale per l’impronta che vogliamo dare al nostro mandato amministrativo e politico; la spinta a rinnovarci sempre, cercando forme nuove e ricche di contenuti da offrire al nostro territorio, assieme a un linguaggio condiviso per comprenderci e fare squadra.
Come abbiamo detto in più occasioni: azioni, obiettivi, lavoro in team, mettendo in campo competenze ed energie immerse in un sistema valoriale capace di tenere unite le persone attorno a una idea comune di benessere e qualità. Partendo dai giovani, dalla cultura, dalla terra e dall’ambiente, dalla viabilità, dalla sicurezza e dando a tutto ciò un senso concreto e integrato, che si traduca in sistema e sinergia con le diverse realtà e imolteplici ambiti verso cui porre l’attenzione. In questo contesto non vogliamo rinunciare alla bellezza: dei luoghi, degli interventi, dei progetti, dei contenuti. E marzo, non a caso, è il mese delle settimane bianche dedicate alla poesia: il bianco ne sottolinea il candore, come veicolo di quella bellezza che per noi è unione, confronto e dialogo, e dove gli “angoli di meraviglia” pensati nel territorio sono gli spazi mentali e fisici in cui attraverso la poesia raggiungere le persone, i cuori, le menti, creando motivi e luoghi d’incontro.
Marzo è anche il mese in cui il progetto delle politiche giovanili comincia a muovere i primi passi nel territorio con l’educativa di strada e il Consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi, con la finalità di mettere al centro i nostri giovani. Sviluppando in loro il senso di appartenenza, di cittadinanza attiva e di partecipazione diretta alla res publica. Anche questa è ricerca di bellezza, dove la salvaguardia del benessere che da anni caratterizza questa comunità, assieme a un intervento qualificato nelle situazioni di disagio che si potranno incontrare, possano gettare le basi non solo per una conoscenza più approfondita della nostra realtà giovanile, ma sappiano individuare nel corso del tempo gli strumenti migliori per trovare soluzioni alle esigenze più complesse, e al contempo valorizzino, preservino e promuovano l’agio. In questo senso è importante fin da ora fare rete con la scuola, con i servizi sociali, con tutti gli ambiti su cui i giovani gravitano: associazioni, società sportive, spazi di incontro, luoghi e iniziative dedicati alla cultura. Solo così il territorio può prendersi cura di sé, ma per farlo deve trovare in ognuno di noi il motore di azioni e comportamenti corretti, stimolando per esempio i cittadini e le aziende a un atteggiamento più responsabile e consapevole. Ad esempio, sul tema di rifiuti, visto che le sanzioni di questo periodo rilevano una criticità che va superata al più presto, così da invertire la tendenza all’abbandono degli stessi o al non corretto conferimento. Per questo andremo a installare sei nuove telecamere in punti specifici dove tale fenomeno si rileva con maggiore frequenza. Nell’intervista nelle pagine interne al comandante della Polizia Locale, Luca Tassoni, potrete farvi una idea più compiuta della situazione.
Come amministrazione, non dimentichiamo certo che la cura del territorio è data anche da impegno e investimenti nella riqualificazione del tessuto connettivo della nostra città: strade, marciapiedi, piste ciclabili, scuole, impianti sportivi… Dall’inizio del mandato, insieme all’Ufficio Tecnico, abbiamo dato seguito ai progetti messi in cantiere dall’amministrazione precedente: interventi complessi quanto importanti, che richiedono tempo e risorse.
La cura della città e la coesione sociale passano attraverso un sistema viario efficiente, che integri e unisca. Da subito abbiamo attivato un capillare monitoraggio delle strade, per poi mettere in campo un insieme di interventi di manutenzione e miglioramento delle strade su tutto il territorio. Tra le priorità, la promozione della mobilità sostenibile, anzitutto unendo il comune a tutte le frazioni attraverso un sistema di piste ciclabili.
Desidero infine rivolgere un pensiero commosso alla dott.ssa Rita Petrucci, che ci ha lasciato prematuramente il 25 gennaio scorso. Rita era segretaria generale e dirigente del Comune di Granarolo dell’Emilia dal 2001 e si è impegnata nella crescita e nel consolidamento dell’Unione dei Comuni Terre di Pianura. Era una professionista appassionata del suo lavoro, stimata e apprezzata da tutti. Sensibile, capace, sempre ottimista. Stringendoci con grande affetto alla sua famiglia voglio ricordarla insieme a Loretta Lambertini, Daniela Lo Conte, ai sindaci di Budrio con cui ha lavorato, ai sindaci dei Comuni di Terre di Pianura, agli Assessori e Consiglieri dei Comuni, ai colleghi Segretari, ai dipendenti e collaboratori del Comune di Granarolo dell’Emilia e dell’Unione Terre di Pianura.
Alessandro Ricci sindaco
Parlo di premessa non per ridurre l’importanza che stiamo dando tutti al contenimento delle situazioni che possono generare una diffusione massiva del virus, ma perché abbiamo scelto comunque di preservare la linea editoriale, i contenuti e gli eventi dedicati ai prossimi mesi, nell’ottica che dall’uscita di questo notiziario si possa via via riprendere il normale assetto organizzativo, confermando tutti gli appuntamenti su cui abbiamo lavorato e da proporre ai nostri cittadini.
In ottemperanza dell’Ordinanza che fino al primo marzo ha imposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e dei luoghi dove si svolgono attività associative e ricreative, l’amministrazione comunale di Granarolo del’Emilia ha scelto in coerenza con le indicazioni di prudenza e tutela della comunità, di chiudere anche il centro diurno per anziani e i centri sociali e civici, data l’età dell’utenza particolarmente delicata nel fronteggiare una eventuale malattia, la biblioteca comunale per evitare una affluenza più numerosa, anche in virtù delle scuole chiuse che possa diffondere più facilmente il virus, attenendoci alle indicazioni generali in materia di contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Il nostro Comune è in costante raccordo con la Regione, la Prefettura, l’Ausl, le forze dell’ordine e la scuola per monitorare la situazione e approntare le dovute misure di prevenzione e protezione. Di giorno in giorno potremo modificare le limitazioni, in maniera più o meno restrittiva a seconda dell’evolversi del quadro generale.
Vi invitiamo a consultare il sito web www.comune.granarolo-dellemilia.bo.it che riporterà aggiornamenti costanti e utili per sapere come muovervi meglio nel territorio, e per chi non ha possibilità di accesso ai social media, in caso di dubbi o timori, a scrivere a: segr.sindaco@comune.granarolo-dellemilia.bo.it Ricordo inoltre il numero verde regionale: 800033033 da contattare in caso di febbre, tosse e se si è tornati dalla Cina da meno di 14 giorni.
Gli uffici comunali sono esclusi dalle restrizioni dell’Ordinanza e resteranno aperti. Come per una normale influenza di stagione, chiediamo di accedervi solo per urgenze e scadenze, così da evitare eventuali contagi legati allo stazionare in luoghi chiusi e circoscritti di più persone.
Attenetevi alle disposizioni emanate per potere affrontare nel migliore modo possibile questo passaggio, per il resto continuate a vivere con scrupolo e attenzione, senza allarmismi. Da parte nostra ci sarà il massimo impegno per darvi tutte le informazioni in tempo reale utili a superare al più presto questa emergenza.
E ora vi lascio nelle ‘mani’ del notiziario di marzo, preparato per voi perché possiate vivere al meglio il nostro paese.
Insieme ai rappresentanti dei quattro gruppi del Consiglio comunale abbiamo deciso di procedere con la pubblicazione di questo numero, pur nel periodo di silenzio previsto in vista del referendum costituzionale del prossimo 29 marzo, con l’impegno di evitare qualsiasi posizione riferibile al referendum. Dopo lo stop della comunicazione dovuto al voto regionale del 26 gennaio abbiamo ritenuto che informare i cittadini su quanto accade a Granarolo fosse necessario, ancora di più per dare conto delle misure, ad oggi adottate, che riguardano il nostro territorio. Ovviamente attendiamo gli sviluppi dei prossimi giorni per aggiornare o fare slittare alcune iniziative, qualora si reputi ancora importante per un po’ evitare situazioni troppo affollate. Anche su questo restate collegati al sito e alla pagina Facebook Città di Granarolo dell’Emilia.
Piedi a terra, sguardo alto: le sfide importanti si affrontano così!
Teniamo i piedi ben piantati a terra in tema di sicurezza, tutela, manutenzione del territorio, e lavoriamo garantendo valori forti che siano parte attiva della comunità, del vissuto quotidiano dei nostri cittadini e in particolare dei nostri giovani. Ma ugualmente alziamo lo sguardo, perché intendiamo volare alto, come fanno gli uccelli che abbiamo scelto a immagine della nostra prima rassegna di poesia, dal titolo “Porta ogni giorno un po’ di meraviglia”: “tanta roba”, potremmo dire in gergo, ma sostanziale per l’impronta che vogliamo dare al nostro mandato amministrativo e politico; la spinta a rinnovarci sempre, cercando forme nuove e ricche di contenuti da offrire al nostro territorio, assieme a un linguaggio condiviso per comprenderci e fare squadra.
Come abbiamo detto in più occasioni: azioni, obiettivi, lavoro in team, mettendo in campo competenze ed energie immerse in un sistema valoriale capace di tenere unite le persone attorno a una idea comune di benessere e qualità. Partendo dai giovani, dalla cultura, dalla terra e dall’ambiente, dalla viabilità, dalla sicurezza e dando a tutto ciò un senso concreto e integrato, che si traduca in sistema e sinergia con le diverse realtà e imolteplici ambiti verso cui porre l’attenzione. In questo contesto non vogliamo rinunciare alla bellezza: dei luoghi, degli interventi, dei progetti, dei contenuti. E marzo, non a caso, è il mese delle settimane bianche dedicate alla poesia: il bianco ne sottolinea il candore, come veicolo di quella bellezza che per noi è unione, confronto e dialogo, e dove gli “angoli di meraviglia” pensati nel territorio sono gli spazi mentali e fisici in cui attraverso la poesia raggiungere le persone, i cuori, le menti, creando motivi e luoghi d’incontro.
Marzo è anche il mese in cui il progetto delle politiche giovanili comincia a muovere i primi passi nel territorio con l’educativa di strada e il Consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi, con la finalità di mettere al centro i nostri giovani. Sviluppando in loro il senso di appartenenza, di cittadinanza attiva e di partecipazione diretta alla res publica. Anche questa è ricerca di bellezza, dove la salvaguardia del benessere che da anni caratterizza questa comunità, assieme a un intervento qualificato nelle situazioni di disagio che si potranno incontrare, possano gettare le basi non solo per una conoscenza più approfondita della nostra realtà giovanile, ma sappiano individuare nel corso del tempo gli strumenti migliori per trovare soluzioni alle esigenze più complesse, e al contempo valorizzino, preservino e promuovano l’agio. In questo senso è importante fin da ora fare rete con la scuola, con i servizi sociali, con tutti gli ambiti su cui i giovani gravitano: associazioni, società sportive, spazi di incontro, luoghi e iniziative dedicati alla cultura. Solo così il territorio può prendersi cura di sé, ma per farlo deve trovare in ognuno di noi il motore di azioni e comportamenti corretti, stimolando per esempio i cittadini e le aziende a un atteggiamento più responsabile e consapevole. Ad esempio, sul tema di rifiuti, visto che le sanzioni di questo periodo rilevano una criticità che va superata al più presto, così da invertire la tendenza all’abbandono degli stessi o al non corretto conferimento. Per questo andremo a installare sei nuove telecamere in punti specifici dove tale fenomeno si rileva con maggiore frequenza. Nell’intervista nelle pagine interne al comandante della Polizia Locale, Luca Tassoni, potrete farvi una idea più compiuta della situazione.
Come amministrazione, non dimentichiamo certo che la cura del territorio è data anche da impegno e investimenti nella riqualificazione del tessuto connettivo della nostra città: strade, marciapiedi, piste ciclabili, scuole, impianti sportivi… Dall’inizio del mandato, insieme all’Ufficio Tecnico, abbiamo dato seguito ai progetti messi in cantiere dall’amministrazione precedente: interventi complessi quanto importanti, che richiedono tempo e risorse.
La cura della città e la coesione sociale passano attraverso un sistema viario efficiente, che integri e unisca. Da subito abbiamo attivato un capillare monitoraggio delle strade, per poi mettere in campo un insieme di interventi di manutenzione e miglioramento delle strade su tutto il territorio. Tra le priorità, la promozione della mobilità sostenibile, anzitutto unendo il comune a tutte le frazioni attraverso un sistema di piste ciclabili.
Desidero infine rivolgere un pensiero commosso alla dott.ssa Rita Petrucci, che ci ha lasciato prematuramente il 25 gennaio scorso. Rita era segretaria generale e dirigente del Comune di Granarolo dell’Emilia dal 2001 e si è impegnata nella crescita e nel consolidamento dell’Unione dei Comuni Terre di Pianura. Era una professionista appassionata del suo lavoro, stimata e apprezzata da tutti. Sensibile, capace, sempre ottimista. Stringendoci con grande affetto alla sua famiglia voglio ricordarla insieme a Loretta Lambertini, Daniela Lo Conte, ai sindaci di Budrio con cui ha lavorato, ai sindaci dei Comuni di Terre di Pianura, agli Assessori e Consiglieri dei Comuni, ai colleghi Segretari, ai dipendenti e collaboratori del Comune di Granarolo dell’Emilia e dell’Unione Terre di Pianura.
Alessandro Ricci sindaco
Ci siamo lasciati alle spalle la prima assemblea della città di questo nuovo mandato. E conserviamo ancora nel cuore e nella mente la numerosa e sentita partecipazione di chi ha voluto essere parte del primo confronto e incontro sulle scelte da compiere per i prossimi anni.
È stata una serata di proposte, di domande e ascolto. Da una parte la giunta comunale e dall’altra 150 cittadini. Un numero davvero importante!
Parti distinte per aspetti logistici, trovandoci in teatro, ma con il preciso intento di mettere assieme - come lo stesso termine Assemblea suggerisce! - istituzioni, associazioni di volontari e di categoria, cittadini, e ogni singola voce.
Presentazione delle linee programmatiche e progettuali, tempistiche degli interventi, finalità, obiettivi. Tutto quello che ci serve per partire assieme e dedicare i prossimi cinque anni a rendere ancora più bella e vivibile la nostra Città.
L’unione come strumento di lavoro, non solo come cornice alle attività in programma e non per mero consenso, perché nessun amministratore può isolarsi a progettare la realtà che è stato chiamato a guidare, senza avere un dialogo continuo, costante, costruttivo e anche critico quando serve.
Oggi abbiamo l’imbarazzo della scelta rispetto ai mezzi con cui comunicare e i social la fanno da padrone, ma non vogliamo lasciare solo alla rete e alle - seppur fondamentali - procedure formali e istituzionali, che garantiscono il corretto funzionamento della macchina comunale, il compito di scambiarci idee e di collaborare.
Creiamo e alimentiamo, quindi, spazi di confronto diretto, conoscendoci.
Desideriamo che questo percorso cresca e si consolidi, e divenga essenza dell’azione politico-amministrativa.
Abbiamo aperto l’assemblea della Città parlando di tasse, che non toccheremo!
Punteremo a incrementare la previsione d’entrata con il recupero del gettito fiscale arretrato, più che mai determinati nella lotta all’evasione.
Non accenderemo mutui nel 2020, procedendo quindi con il progressivo calo dell’indebitamento pro capite - tra i più bassi della provincia – e attingendo dall’avanzo di amministrazione per finanziare le opere pubbliche.
Lavoriamo sulla qualità nell’istruzione, mantenendo elevata l’offerta e implementando il supporto alle famiglie, alle situazioni di disagio e accompagnando i nuclei famigliari nella crescita serena dei proprio figli.
In tal senso, abbiamo aderito alla proposta: “Al nido con la Regione”, agevolando le famiglie con Isee inferiore ai 26 mila euro e ottenendo un abbattimento del 43% sulle rette.
Grande novità per le politiche giovanili, con l’avvio dal 2020 di un progetto di educativa di strada, per conoscere meglio i nostri giovani, criticità, esigenze e CCRR - Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze - proseguendo il percorso intrapreso con le scuole medie, ma aumentando gli incontri con i ragazzi e lavorando con forme nuove alla progettazione e al raccordo scuola e comune.
La nostra comunità acquisisce, inoltre, un nuovo amico: Offida, il comune nelle Marche, molto ricco dal punto di vista culturale con cui ci siamo gemellati, che porterà a uno scambio di saperi e di buone pratiche con cui qualificare le nostre proposte che contano già una settantina di iniziative all’anno, a cui se ne aggiungerà una nuova, Borghi e frazioni: musica classica, Jazz e altri generi per valorizzare luoghi inesplorati del nostro territorio. Un’amicizia che ci porterà belle novità.
Miglioreremo le strutture sportive per rispondere alle mutate esigenze dei nostri atleti, ed istituiremo di nuovo anche la Consulta dello sport per una azione sinergica che coinvolga le associazioni e i cittadini.
Rilanceremo il Tavolo del volontariato per implementare la rete di solidarietà e scambio, e la Consulta delle frazioni per dare voce a ogni parte del nostro territorio e ridefinendo la nostra identità e i nostri luoghi.
Poniamo le persone al centro: sarà il fulcro delle nostre politiche sociali, per esempio con il potenziamento dello sportello di ascolto e del personale ad esso dedicato. Per gli anziani, visto che la longevità è una grande conquista e non deve essere vista come un problema, lavoreremo nell’ottica di favorire benessere e salute, stimolando l’attività fisica di gruppo, la sperimentazione artistica e culturale, l’aumento della sicurezza nei caseggiati, e intervenendo con lavori di manutenzione straordinaria presso il centro integrato per anziani “Vecchi lavoratori”.
Confermiamo la tariffa urbana per i trasferimenti con mezzi pubblici da e per Bologna; stiamo monitorando la linea 93 e la 88 per migliorarne, assieme a TPer, il servizio e la fruizione; stiamo inoltre finalizzando un accordo con Bologna per portare il servizio di biciclette a Granarolo, in coerenza con il piano triennale delle opere pubbliche, che prevede la realizzazione dei collegamenti ciclabili Granarolo-Lovoleto (nel 2021) e Granarolo-Cadriano (nel 2022), puntando anchesu interventi di integrazione tra essi e con le piste da percorrere in bici già esistenti nei comuni limitrofi, finalizzati a favorire le attività all’aperto e il cicloturismo.
Tutto questo rientra nel tema, a noi molto caro, dell’ambiente, con una modifica del regolamento del verde e la gestione dell’immondizia: telecamere nei punti critici per monitorare il corretto conferimento e l’impegno per una vera e propria riduzione della produzione di rifiuti.
Intendiamo valorizzare le eccellenze del nostro territorio anche su questo Notiziario: come potete vedere alle pagine 6 e 7 inauguriamo una speciale rubrica dedicata proprio al racconto delle loro storie.
Il prossimo 23 dicembre, la seduta del consiglio comunale sarà dedicata all’approvazione del bilancio, nel frattempo non perdetevi il ricchissimo calendario di appuntamenti per tutti i gusti ed età delle Settimane D’Oro, dedicate al Natale, ma non solo: letture animate, film, concerti, spettacoli e a Cadriano per la prima volta il villaggio natalizio. Vi aspettiamo domenica 8 dicembre, presso la piazza del Popolo per l’accensione dell’albero di Natale, delle luminarie e per le interessanti iniziative di quella giornata. Ma non perdetevi le molteplici iniziative messe in campo per voi da associazioni e negozianti per fare brillare di luce e allegria questo Natale. E a Capodanno, se non sarete ancora stanchi, vi aspetto in sala di consiglio per il brindisi al 2020, ascoltando buona musica e per dare avvio assieme ai buoni propositi e alle tante belle sfide che ci attendono.
Alessandro Ricci
sindaco
È stata una serata di proposte, di domande e ascolto. Da una parte la giunta comunale e dall’altra 150 cittadini. Un numero davvero importante!
Parti distinte per aspetti logistici, trovandoci in teatro, ma con il preciso intento di mettere assieme - come lo stesso termine Assemblea suggerisce! - istituzioni, associazioni di volontari e di categoria, cittadini, e ogni singola voce.
Presentazione delle linee programmatiche e progettuali, tempistiche degli interventi, finalità, obiettivi. Tutto quello che ci serve per partire assieme e dedicare i prossimi cinque anni a rendere ancora più bella e vivibile la nostra Città.
L’unione come strumento di lavoro, non solo come cornice alle attività in programma e non per mero consenso, perché nessun amministratore può isolarsi a progettare la realtà che è stato chiamato a guidare, senza avere un dialogo continuo, costante, costruttivo e anche critico quando serve.
Oggi abbiamo l’imbarazzo della scelta rispetto ai mezzi con cui comunicare e i social la fanno da padrone, ma non vogliamo lasciare solo alla rete e alle - seppur fondamentali - procedure formali e istituzionali, che garantiscono il corretto funzionamento della macchina comunale, il compito di scambiarci idee e di collaborare.
Creiamo e alimentiamo, quindi, spazi di confronto diretto, conoscendoci.
Desideriamo che questo percorso cresca e si consolidi, e divenga essenza dell’azione politico-amministrativa.
Abbiamo aperto l’assemblea della Città parlando di tasse, che non toccheremo!
Punteremo a incrementare la previsione d’entrata con il recupero del gettito fiscale arretrato, più che mai determinati nella lotta all’evasione.
Non accenderemo mutui nel 2020, procedendo quindi con il progressivo calo dell’indebitamento pro capite - tra i più bassi della provincia – e attingendo dall’avanzo di amministrazione per finanziare le opere pubbliche.
Lavoriamo sulla qualità nell’istruzione, mantenendo elevata l’offerta e implementando il supporto alle famiglie, alle situazioni di disagio e accompagnando i nuclei famigliari nella crescita serena dei proprio figli.
In tal senso, abbiamo aderito alla proposta: “Al nido con la Regione”, agevolando le famiglie con Isee inferiore ai 26 mila euro e ottenendo un abbattimento del 43% sulle rette.
Grande novità per le politiche giovanili, con l’avvio dal 2020 di un progetto di educativa di strada, per conoscere meglio i nostri giovani, criticità, esigenze e CCRR - Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze - proseguendo il percorso intrapreso con le scuole medie, ma aumentando gli incontri con i ragazzi e lavorando con forme nuove alla progettazione e al raccordo scuola e comune.
La nostra comunità acquisisce, inoltre, un nuovo amico: Offida, il comune nelle Marche, molto ricco dal punto di vista culturale con cui ci siamo gemellati, che porterà a uno scambio di saperi e di buone pratiche con cui qualificare le nostre proposte che contano già una settantina di iniziative all’anno, a cui se ne aggiungerà una nuova, Borghi e frazioni: musica classica, Jazz e altri generi per valorizzare luoghi inesplorati del nostro territorio. Un’amicizia che ci porterà belle novità.
Miglioreremo le strutture sportive per rispondere alle mutate esigenze dei nostri atleti, ed istituiremo di nuovo anche la Consulta dello sport per una azione sinergica che coinvolga le associazioni e i cittadini.
Rilanceremo il Tavolo del volontariato per implementare la rete di solidarietà e scambio, e la Consulta delle frazioni per dare voce a ogni parte del nostro territorio e ridefinendo la nostra identità e i nostri luoghi.
Poniamo le persone al centro: sarà il fulcro delle nostre politiche sociali, per esempio con il potenziamento dello sportello di ascolto e del personale ad esso dedicato. Per gli anziani, visto che la longevità è una grande conquista e non deve essere vista come un problema, lavoreremo nell’ottica di favorire benessere e salute, stimolando l’attività fisica di gruppo, la sperimentazione artistica e culturale, l’aumento della sicurezza nei caseggiati, e intervenendo con lavori di manutenzione straordinaria presso il centro integrato per anziani “Vecchi lavoratori”.
Confermiamo la tariffa urbana per i trasferimenti con mezzi pubblici da e per Bologna; stiamo monitorando la linea 93 e la 88 per migliorarne, assieme a TPer, il servizio e la fruizione; stiamo inoltre finalizzando un accordo con Bologna per portare il servizio di biciclette a Granarolo, in coerenza con il piano triennale delle opere pubbliche, che prevede la realizzazione dei collegamenti ciclabili Granarolo-Lovoleto (nel 2021) e Granarolo-Cadriano (nel 2022), puntando anchesu interventi di integrazione tra essi e con le piste da percorrere in bici già esistenti nei comuni limitrofi, finalizzati a favorire le attività all’aperto e il cicloturismo.
Tutto questo rientra nel tema, a noi molto caro, dell’ambiente, con una modifica del regolamento del verde e la gestione dell’immondizia: telecamere nei punti critici per monitorare il corretto conferimento e l’impegno per una vera e propria riduzione della produzione di rifiuti.
Intendiamo valorizzare le eccellenze del nostro territorio anche su questo Notiziario: come potete vedere alle pagine 6 e 7 inauguriamo una speciale rubrica dedicata proprio al racconto delle loro storie.
Il prossimo 23 dicembre, la seduta del consiglio comunale sarà dedicata all’approvazione del bilancio, nel frattempo non perdetevi il ricchissimo calendario di appuntamenti per tutti i gusti ed età delle Settimane D’Oro, dedicate al Natale, ma non solo: letture animate, film, concerti, spettacoli e a Cadriano per la prima volta il villaggio natalizio. Vi aspettiamo domenica 8 dicembre, presso la piazza del Popolo per l’accensione dell’albero di Natale, delle luminarie e per le interessanti iniziative di quella giornata. Ma non perdetevi le molteplici iniziative messe in campo per voi da associazioni e negozianti per fare brillare di luce e allegria questo Natale. E a Capodanno, se non sarete ancora stanchi, vi aspetto in sala di consiglio per il brindisi al 2020, ascoltando buona musica e per dare avvio assieme ai buoni propositi e alle tante belle sfide che ci attendono.
Alessandro Ricci
sindaco
La felicità di un territorio si misura nella sua capacità di pensare ai giovani, di porre al centro delle sue politiche il loro benessere e la loro crescita, attingendo dai valori cardine di una comunità ‘sana’ e propositiva, dalle sue tradizioni che ne rappresentano le radici e da politiche educative, giovanili e scolastiche che consentano di sviluppare prospettive e di riconoscersi in una idea di futuro. Sapendo che viviamo in un mondo complesso, liquido, sfaccettato e sfuggente che non può essere rappresentato e interpretato con ricette semplicistiche, né tanto meno propagandistiche, ma approfondito, analizzato e compreso per individuare le risposte migliori e, senza fermarsi alla soluzione acquisita, lavorare nel contempo per governare il repentino mutare di situazioni e contesto.
La sfida ci impegna e ci alimenta nello scambio tra generazioni, con desideri ed esperienze diversi, ma che possono trovare punti di contatto e di dialogo proficui a tutte.
Questo è il compito della politica, in sinergia con la scuola e con i diversi soggetti coinvolti per facilitare la strada ai nostri ragazzi, nella consapevolezza delle loro peculiarità e del grande contributo che possono darci con le loro idee, la partecipazione e l’energia progettuale.
Ma è uno sguardo che parte da lontano. Dagli investimenti fatti nel tempo, rivolti anche ai più piccoli: le nostre scuole con le loro progettazioni educative e didattiche di grande qualità, garanti di un’offerta formativa di alto livello, e gli impianti sportivi.
Tutto questo oggi va ripensato e adeguato alle nuove esigenze. Innanzitutto, con la messa a norma dal punto di vista antisismico delle strutture esistenti. Con una riqualificazione degli spazi interni ed esterni e degli arredi che non può prescindere da un coinvolgimento diretto di chi ne fruisce tutti i giorni: insegnanti e studenti; con un ampliamento del palazzetto dello sport nel capoluogo, oggi insufficiente a dare risposte ai tanti giovani che lo frequentano, alle società sportive, esistenti e importanti per il nostro territorio e per le tante nuove che stanno nascendo. Con la dotazione nelle frazioni di analoghi spazi e strutture per quella stessa passione e voglia di stare assieme, che intendiamo accogliere e sviluppare, anche attraverso la costituzione della Consulta dello Sport, perché sia sintesi dei bisogni e collabori alla definizione dei nuovi interventi.
Ma qualcosa è già partito! Il 16 settembre si sono aperte le iscrizioni al nuovo servizio sperimentale di mensa e compiti pomeridiani: un’occasione per gli studenti delle scuole medie di pranzare e studiare in compagnia, per non stare soli a casa in attesa del rientro dei genitori dal lavoro e per consolidare amicizie. Uno spazio inedito fortemente voluto dal Comitato dei Genitori.
Per lo Spazio giovani della biblioteca stiamo pensando a un avvio su due pomeriggi a settimana con le medesime modalità. Ma abbiamo bisogno di volontari e studenti a partire dal terzo anno delle superiori (a cui verranno riconosciuti crediti formativi) che garantiscano la loro presenza nel corso dell’anno. Chi fosse interessato a fare frequentare i propri figli, o a offrire il proprio tempo per questa attività può rivolgersi alla biblioteca.
Perché crediamo che la scuola sia anche ciò che sta prima e dopo le lezioni, oltre a ciò che sta dentro. Come nel caso del progetto DSA rivolto ai ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento, di quarta e quinta primaria e dell’intero ciclo delle medie.
O della Città Blu, progetto destinato a chi soffre di disturbi dello spettro autistico, che ha preso il via un anno fa, ma che è oggetto di una riflessione più ampia, finalizzata a dare spazio anche alle altre problematiche, perché ogni ragazzo abbia strumenti adeguati per affrontarle; valutando così la possibilità di passare a una Città Multicolore per una inclusione e un sostegno esaustivi.
Lascio alle pagine interne del notiziario l’approfondimento degli altri progetti.
La tradizione
Possiamo dire che la tradizione è alle porte? Che risplende nel presente e fa festa? Sì, e l’edizione del 2019 della “Granarolo in Festa” la valorizza. L’opuscolo del programma è già nelle vostre mani, quindi mi concentro sulla filosofia che ha dato vita alla rivisitazione di questo importante appuntamento per tutti i granarolesi.
Una squadra di persone, di idee e di passioni in pochi mesi hanno condiviso e messo in piedi un calendario di eventi e iniziative che parte dalle ‘radici’ e si coniuga con l’oggi. Dentro il valore della terra, nella produzione agricola che ancora oggi ci contraddistingue abbiamo attinto per valorizzare la nostra identità, in una cornice di novità e momenti di divertimento e svago dedicati a tutte le fasce d’età.
Lo sport, la musica, il teatro per bambini e numerosi intrattenimenti, le vetrine dei nostri negozi che si animano, la gastronomia di strada, il mercato straordinario e tanto altro.
Tra cui la grande novità che consiglio di non perdervi: la danza aerea sul municipio. Danza in sospensione, per vivere assieme nuove suggestioni e lasciare sereni i nostri animali senza gli scoppi troppo rumorosi dei fuochi d’artificio.
Un grazie speciale va alla Pro-Loco, artefice di una proposta che si rinnova e guarda avanti, con altre idee speciali da mettere in campo in futuro.
Non mi resta che augurarvi, quindi, buona festa, in attesa di incontrarci lungo le vie del paese.
L’ascolto
Mi piace il momento di confronto e chiacchiere che si è creato con i cittadini negli appuntamenti del mercoledì nelle frazioni.
Seduti al tavolino del bar nei centri civici, visi conosciuti e nuovi, sorrisi, scambi di opinioni, richieste, preoccupazioni, e alla base di tutto l’attenzione e la cura per il proprio paese, il desiderio di esserne parte ancor prima di essere ascoltati nelle proprie istanze.
E’ un confronto produttivo, efficace e che suggella un patto di fiducia e collaborazione.
Un bel segno di partecipazione che vogliamo mantenere vivo e alimentare.
Rinnovo l’invito a venirmi a trovare. Mi accompagneranno di volta in volta alcuni consiglieri e ci confronteremo nel merito di questioni, problematiche, suggerimenti e idee.
La sicurezza
Importanti sono anche gli incontri sulla sicurezza a cura dell’Amministrazione comunale, con le forze dell’ordine e i gruppi di vicinato per esaminare le criticità e valutare le azioni più efficaci per garantire e accrescere la sicurezza nel territorio.
I confronti si sono rivelati utili e stimolanti per individuare soluzioni e fare rete, elemento imprescindibile perché un territorio sia vivo, vigile e compatto nel darsi una mano e per essere direttamente coinvolto nel proprio benessere.
E per concludere non posso che augurare a tutti gli studenti un felice avvio di anno scolastico, con una frase di mago Merlino: “La cosa migliore quando si è tristi è imparare qualcosa, perché è l’unica cosa che non fallisce mai…”.
Alessandro Ricci
Sindaco
La sfida ci impegna e ci alimenta nello scambio tra generazioni, con desideri ed esperienze diversi, ma che possono trovare punti di contatto e di dialogo proficui a tutte.
Questo è il compito della politica, in sinergia con la scuola e con i diversi soggetti coinvolti per facilitare la strada ai nostri ragazzi, nella consapevolezza delle loro peculiarità e del grande contributo che possono darci con le loro idee, la partecipazione e l’energia progettuale.
Ma è uno sguardo che parte da lontano. Dagli investimenti fatti nel tempo, rivolti anche ai più piccoli: le nostre scuole con le loro progettazioni educative e didattiche di grande qualità, garanti di un’offerta formativa di alto livello, e gli impianti sportivi.
Tutto questo oggi va ripensato e adeguato alle nuove esigenze. Innanzitutto, con la messa a norma dal punto di vista antisismico delle strutture esistenti. Con una riqualificazione degli spazi interni ed esterni e degli arredi che non può prescindere da un coinvolgimento diretto di chi ne fruisce tutti i giorni: insegnanti e studenti; con un ampliamento del palazzetto dello sport nel capoluogo, oggi insufficiente a dare risposte ai tanti giovani che lo frequentano, alle società sportive, esistenti e importanti per il nostro territorio e per le tante nuove che stanno nascendo. Con la dotazione nelle frazioni di analoghi spazi e strutture per quella stessa passione e voglia di stare assieme, che intendiamo accogliere e sviluppare, anche attraverso la costituzione della Consulta dello Sport, perché sia sintesi dei bisogni e collabori alla definizione dei nuovi interventi.
Ma qualcosa è già partito! Il 16 settembre si sono aperte le iscrizioni al nuovo servizio sperimentale di mensa e compiti pomeridiani: un’occasione per gli studenti delle scuole medie di pranzare e studiare in compagnia, per non stare soli a casa in attesa del rientro dei genitori dal lavoro e per consolidare amicizie. Uno spazio inedito fortemente voluto dal Comitato dei Genitori.
Per lo Spazio giovani della biblioteca stiamo pensando a un avvio su due pomeriggi a settimana con le medesime modalità. Ma abbiamo bisogno di volontari e studenti a partire dal terzo anno delle superiori (a cui verranno riconosciuti crediti formativi) che garantiscano la loro presenza nel corso dell’anno. Chi fosse interessato a fare frequentare i propri figli, o a offrire il proprio tempo per questa attività può rivolgersi alla biblioteca.
Perché crediamo che la scuola sia anche ciò che sta prima e dopo le lezioni, oltre a ciò che sta dentro. Come nel caso del progetto DSA rivolto ai ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento, di quarta e quinta primaria e dell’intero ciclo delle medie.
O della Città Blu, progetto destinato a chi soffre di disturbi dello spettro autistico, che ha preso il via un anno fa, ma che è oggetto di una riflessione più ampia, finalizzata a dare spazio anche alle altre problematiche, perché ogni ragazzo abbia strumenti adeguati per affrontarle; valutando così la possibilità di passare a una Città Multicolore per una inclusione e un sostegno esaustivi.
Lascio alle pagine interne del notiziario l’approfondimento degli altri progetti.
La tradizione
Possiamo dire che la tradizione è alle porte? Che risplende nel presente e fa festa? Sì, e l’edizione del 2019 della “Granarolo in Festa” la valorizza. L’opuscolo del programma è già nelle vostre mani, quindi mi concentro sulla filosofia che ha dato vita alla rivisitazione di questo importante appuntamento per tutti i granarolesi.
Una squadra di persone, di idee e di passioni in pochi mesi hanno condiviso e messo in piedi un calendario di eventi e iniziative che parte dalle ‘radici’ e si coniuga con l’oggi. Dentro il valore della terra, nella produzione agricola che ancora oggi ci contraddistingue abbiamo attinto per valorizzare la nostra identità, in una cornice di novità e momenti di divertimento e svago dedicati a tutte le fasce d’età.
Lo sport, la musica, il teatro per bambini e numerosi intrattenimenti, le vetrine dei nostri negozi che si animano, la gastronomia di strada, il mercato straordinario e tanto altro.
Tra cui la grande novità che consiglio di non perdervi: la danza aerea sul municipio. Danza in sospensione, per vivere assieme nuove suggestioni e lasciare sereni i nostri animali senza gli scoppi troppo rumorosi dei fuochi d’artificio.
Un grazie speciale va alla Pro-Loco, artefice di una proposta che si rinnova e guarda avanti, con altre idee speciali da mettere in campo in futuro.
Non mi resta che augurarvi, quindi, buona festa, in attesa di incontrarci lungo le vie del paese.
L’ascolto
Mi piace il momento di confronto e chiacchiere che si è creato con i cittadini negli appuntamenti del mercoledì nelle frazioni.
Seduti al tavolino del bar nei centri civici, visi conosciuti e nuovi, sorrisi, scambi di opinioni, richieste, preoccupazioni, e alla base di tutto l’attenzione e la cura per il proprio paese, il desiderio di esserne parte ancor prima di essere ascoltati nelle proprie istanze.
E’ un confronto produttivo, efficace e che suggella un patto di fiducia e collaborazione.
Un bel segno di partecipazione che vogliamo mantenere vivo e alimentare.
Rinnovo l’invito a venirmi a trovare. Mi accompagneranno di volta in volta alcuni consiglieri e ci confronteremo nel merito di questioni, problematiche, suggerimenti e idee.
La sicurezza
Importanti sono anche gli incontri sulla sicurezza a cura dell’Amministrazione comunale, con le forze dell’ordine e i gruppi di vicinato per esaminare le criticità e valutare le azioni più efficaci per garantire e accrescere la sicurezza nel territorio.
I confronti si sono rivelati utili e stimolanti per individuare soluzioni e fare rete, elemento imprescindibile perché un territorio sia vivo, vigile e compatto nel darsi una mano e per essere direttamente coinvolto nel proprio benessere.
E per concludere non posso che augurare a tutti gli studenti un felice avvio di anno scolastico, con una frase di mago Merlino: “La cosa migliore quando si è tristi è imparare qualcosa, perché è l’unica cosa che non fallisce mai…”.
Alessandro Ricci
Sindaco
D’una città non godi le sette o le settantasette meraviglie,
ma la risposta che dà a una tua domanda”
(Italo Calvino)
(Italo Calvino)
Alle volte basta uno scorcio… per cogliere la complessità e la bellezza di un territorio. Io che qui ho vissuto tutta la mia vita e sono stato amministratore, percorrendo in bici le vie della nostra bella campagna, mi accorgo del cammino che negli anni ha compiuto la mia Città.
Ha accolto le sfide della modernità, le ha declinate in opportunità, si è messa in gioco, si è fatta eccellenza in progetti pilota.
Ma soprattutto si è nutrita di persone autentiche, di storie di Resistenza, di valori, di umanità, di mani unite a darsi supporto, di sorrisi e speranze. Ha guardato con fiducia il futuro e continua a farlo.
Oggi che sono ancora una volta il primo cittadino di questa Città, dove l’aggettivo numerale significa il principale responsabile del modo migliore di esserne guida, riaffermo la forza e l’energia che contraddistinguono questa comunità e la mia scelta fiera e sicura di abitarla.
Il senso di essere e di sentirsi a casa, di viversi come parte integrante di decisioni e azioni, di partecipare per qualcosa che ci appartiene e a cui ognuno di noi può dare e da cui può ricevere. Cosa? Risposte, qualità, benessere e uno sguardo fiducioso che sappia andare anche lontano, oltre che ragionare sul presente che ci appartiene. Gettare le basi, perché questo è necessario, sempre, per governare il cambiamento, le spinte propulsive, per trovare nuove soluzioni e sapere anticipare i bisogni. Ma ciò può essere possibile solo Insieme per una Granarolo che sa aprirsi ancora di più, che sa essere inclusiva, preparata, capace, solidale, sapendo leggere correttamente le esigenze per potere fornire risposte adeguate, cogliendo le peculiarità per saperle valorizzare e le prospettive per saperle concretizzare. E come amministratore pragmatico e razionale, non rinuncio ai sogni per rendere ancora più bella questa comunità di cuori, anime e mani, perché sia una Granarolo che si riempie di colori, di braccia operose che fattivamente collaborano, di idee divergenti che si coniugano pur nel rispetto delle diversità per trovare soluzioni ai problemi, in un lavoro di gruppo che unisce e non divide, che assorbe le parti migliori di ognuno per farne qualità e valore.
Per realizzarlo ho al mio fianco una splendida squadra di giovani assessori e consiglieri, in gamba e motivati, alcuni alla prima esperienza amministrativa, ma che prestissimo saranno pienamente competenti nelle materie che seguiranno, e di meno giovani, con esperienze e capacità. Un gruppo che sta già lavorando molto bene e che - ci metto la mano sul fuoco! - produrrà molto presto risultati e proposte.
Ma questo lavoro non potrà che essere parziale se non avremo al nostro fianco tutti gli interlocutori del territorio: cittadini, associazioni, commercianti, insegnanti, imprenditori, per partecipare ai prossimi cinque anni di crescita e sviluppo, e perché Granarolo attenta e lungimirante, sappia accogliere e costruire con serenità e qualità i giorni nuovi del proprio futuro.
Le idee su cui abbiamo già puntato l’attenzione sono innanzitutto l’ascolto, un ascolto che sarà apertura, dialogo, raccolta e sviluppo delle istanze utili a migliorare il nostro paese.
Manutenzione delle strade, lavori in corso in via Turati e siamo pronti all’intervento nell’ultimo tratto di via Viadagola, ai confini con Bologna. Ma abbiamo occhi puntati anche sulla riqualificazione del centro di Quarto Inferiore.
Mobilità sostenibile, con la realizzazione delle due piste ciclabili: Cadriano-capoluogo e Lovoleto-capoluogo.
Cittadinanza attiva, rilancio della partecipazione attraverso le consulte e tavoli di confronto e organizzativi che non siano solo legati a una specifica iniziativa, ma che diventino permanenti ambiti di progettazione e costruzione condivise.
Lotta al degrado, con scrupolosa attenzione al corretto conferimento dei rifiuti, intervenendo sistematicamente nelle situazioni critiche per incentivare buone pratiche ambientali e il rispetto del territorio in cui viviamo.
L’intesa con Città Metropolitana per definire e concludere la trattativa in merito all’assetto urbanistico, attraverso il PSC (piano di sicurezza e coordinamento), il POC (piano operativo comunale), il RUE (regolamento urbanistico edilizio) e il PUG (piano urbanistico generale). Come presidente dell’unione Terre di Pianura, inoltre, sarà mio compito porre nuova e più vivace attenzione alla collaborazione fattiva tra i comuni che ne fanno parte, in un’ottica sinergica e prospettica.
Le cose da fare sono tante e i cantieri progettuali che andremo ad aprire saranno per noi al contempo sfide affascinanti e complesse, ma passo dopo passo cammineremo assieme per trovare forme nuove ed efficaci per una buona amministrazione della Città, che sia qualificata, condivisa e partecipata.
Ecco allora l’idea di un notiziario che sia come un diario su cui raccogliere i risultati di questo cammino comune. Ogni uscita un passo, le intenzioni su carta perché si facciano realtà. Concretezza e idee da conservare: i cerchietti vi suggeriscono l’uso.
Immaginate che sia l’album della nostra storia da costruire assieme: il Diario dei valori e delle azioni.
Con la giunta e i consiglieri comunali vi aspetto alla festa del 26 luglio e intanto vi auguro una Buona Estate!
Alessandro Ricci sindaco
Ha accolto le sfide della modernità, le ha declinate in opportunità, si è messa in gioco, si è fatta eccellenza in progetti pilota.
Ma soprattutto si è nutrita di persone autentiche, di storie di Resistenza, di valori, di umanità, di mani unite a darsi supporto, di sorrisi e speranze. Ha guardato con fiducia il futuro e continua a farlo.
Oggi che sono ancora una volta il primo cittadino di questa Città, dove l’aggettivo numerale significa il principale responsabile del modo migliore di esserne guida, riaffermo la forza e l’energia che contraddistinguono questa comunità e la mia scelta fiera e sicura di abitarla.
Il senso di essere e di sentirsi a casa, di viversi come parte integrante di decisioni e azioni, di partecipare per qualcosa che ci appartiene e a cui ognuno di noi può dare e da cui può ricevere. Cosa? Risposte, qualità, benessere e uno sguardo fiducioso che sappia andare anche lontano, oltre che ragionare sul presente che ci appartiene. Gettare le basi, perché questo è necessario, sempre, per governare il cambiamento, le spinte propulsive, per trovare nuove soluzioni e sapere anticipare i bisogni. Ma ciò può essere possibile solo Insieme per una Granarolo che sa aprirsi ancora di più, che sa essere inclusiva, preparata, capace, solidale, sapendo leggere correttamente le esigenze per potere fornire risposte adeguate, cogliendo le peculiarità per saperle valorizzare e le prospettive per saperle concretizzare. E come amministratore pragmatico e razionale, non rinuncio ai sogni per rendere ancora più bella questa comunità di cuori, anime e mani, perché sia una Granarolo che si riempie di colori, di braccia operose che fattivamente collaborano, di idee divergenti che si coniugano pur nel rispetto delle diversità per trovare soluzioni ai problemi, in un lavoro di gruppo che unisce e non divide, che assorbe le parti migliori di ognuno per farne qualità e valore.
Per realizzarlo ho al mio fianco una splendida squadra di giovani assessori e consiglieri, in gamba e motivati, alcuni alla prima esperienza amministrativa, ma che prestissimo saranno pienamente competenti nelle materie che seguiranno, e di meno giovani, con esperienze e capacità. Un gruppo che sta già lavorando molto bene e che - ci metto la mano sul fuoco! - produrrà molto presto risultati e proposte.
Ma questo lavoro non potrà che essere parziale se non avremo al nostro fianco tutti gli interlocutori del territorio: cittadini, associazioni, commercianti, insegnanti, imprenditori, per partecipare ai prossimi cinque anni di crescita e sviluppo, e perché Granarolo attenta e lungimirante, sappia accogliere e costruire con serenità e qualità i giorni nuovi del proprio futuro.
Le idee su cui abbiamo già puntato l’attenzione sono innanzitutto l’ascolto, un ascolto che sarà apertura, dialogo, raccolta e sviluppo delle istanze utili a migliorare il nostro paese.
Manutenzione delle strade, lavori in corso in via Turati e siamo pronti all’intervento nell’ultimo tratto di via Viadagola, ai confini con Bologna. Ma abbiamo occhi puntati anche sulla riqualificazione del centro di Quarto Inferiore.
Mobilità sostenibile, con la realizzazione delle due piste ciclabili: Cadriano-capoluogo e Lovoleto-capoluogo.
Cittadinanza attiva, rilancio della partecipazione attraverso le consulte e tavoli di confronto e organizzativi che non siano solo legati a una specifica iniziativa, ma che diventino permanenti ambiti di progettazione e costruzione condivise.
Lotta al degrado, con scrupolosa attenzione al corretto conferimento dei rifiuti, intervenendo sistematicamente nelle situazioni critiche per incentivare buone pratiche ambientali e il rispetto del territorio in cui viviamo.
L’intesa con Città Metropolitana per definire e concludere la trattativa in merito all’assetto urbanistico, attraverso il PSC (piano di sicurezza e coordinamento), il POC (piano operativo comunale), il RUE (regolamento urbanistico edilizio) e il PUG (piano urbanistico generale). Come presidente dell’unione Terre di Pianura, inoltre, sarà mio compito porre nuova e più vivace attenzione alla collaborazione fattiva tra i comuni che ne fanno parte, in un’ottica sinergica e prospettica.
Le cose da fare sono tante e i cantieri progettuali che andremo ad aprire saranno per noi al contempo sfide affascinanti e complesse, ma passo dopo passo cammineremo assieme per trovare forme nuove ed efficaci per una buona amministrazione della Città, che sia qualificata, condivisa e partecipata.
Ecco allora l’idea di un notiziario che sia come un diario su cui raccogliere i risultati di questo cammino comune. Ogni uscita un passo, le intenzioni su carta perché si facciano realtà. Concretezza e idee da conservare: i cerchietti vi suggeriscono l’uso.
Immaginate che sia l’album della nostra storia da costruire assieme: il Diario dei valori e delle azioni.
Con la giunta e i consiglieri comunali vi aspetto alla festa del 26 luglio e intanto vi auguro una Buona Estate!
Alessandro Ricci sindaco