Il Censimento della popolazione e delle abitazioni permette di determinare la popolazione legale, di raccogliere informazioni sulla consistenza numerica e sulle caratteristiche strutturali delle abitazioni e degli edifici e consente di cogliere i cambiamenti in atto nel Paese e orientare le politiche economiche, sociali ed ambientali.
Da ottobre 2018 l’Istat ha avviato il Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni: la rilevazione che consente, con cadenza annuale e non più decennale, di rilasciare informazioni continue e tempestive sulle principali caratteristiche socio-economiche della popolazione dimorante abitualmente in Italia.
Il Censimento permanente non coinvolge più tutte le famiglie nello stesso momento, ma solo un campione selezionato di esse, e grazie all’integrazione dei dati raccolti con le rilevazioni campionarie con quelli provenienti dalle fonti amministrative consente di restituire informazioni rappresentative dell’intera popolazione.
Si tratta di una rilevazione obbligatoria per legge sia a livello nazionale (art. 7 del d.lgs. n. 322/1989 e legge 122/2010) che a livello europeo (Regolamento CE n.. 763/2008). Tuttavia la normativa vigente prevede la facoltà di rispondere o meno alle domande riguardanti dati sensibili.
La mancata risposta al questionario può comportare una sanzione amministrativa.